Viaggiare sì, ma in modo sicuro. I nuovi siti della Farnesina

Viaggiare sì, ma in modo sicuro. I nuovi siti della Farnesina
9 agosto 2015

Sono on line da poche settimane le versioni rinnovate dei siti istituzionali dell’unità di crisi del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale ‘Viaggiare sicuri’ (www.viaggiaresicuri.it) e ‘Dove siamo nel mondo’ (www.dovesiamonelmondo.it), realizzate in collaborazione con l’Automobile club d’Italia – Aci. Il lancio delle nuove versioni dei siti ha coinciso con l’avvio della campagna informativa, sui mezzi televisivi e radiofonici, promossa dal ministero degli Affari esteri presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l”informazione e l’editoria. Testimonial della campagna il noto giornalista e conduttore Alberto Angela”. Per il ministero www.viaggiaresicuri.it e www.dovesiamonelmondo.it sono importanti punti di riferimento per reperire informazioni e segnalare la propria presenza all’estero. La Farnesina ne consiglia una attenta consultazione per poter compiere scelte di viaggio consapevoli e responsabili.

‘Viaggiare sicuri’ fornisce informazioni e consigli sulla situazione dei diversi paesi e sugli eventuali rischi per la sicurezza dei turisti. ‘Dove siamo nel mondo’ è invece lo strumento consigliato dalla Farnesina per ”registrarsi” prima di partire fornendo gli elementi necessari per essere rintracciati e ricevere informazioni utili in caso di emergenza. Inoltre “nel sito Viaggiare sicuri, in homepage è attiva una sezione denominata ”Ultim”ora”, dedicata a eventi rilevanti per la sicurezza nei vari Paesi. E’ inoltre disponibile una sezione sulle informazioni sanitarie, realizzata con l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Le modalità di consultazione delle schede Paese, inoltre, sono state semplificate e divise in sezioni: Informazioni generali, Sicurezza, Situazione sanitaria e Mobilità. Il sito ‘Dove siamo nel mondo’ ospita invece nuove sezioni dedicate alle specifiche categorie di viaggiatori per consentire ai connazionali una più agevole registrazione della propria presenza all’estero”.

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