Un’isoletta greca: è l’insolito regalo di nozze che Cristiano Ronaldo ha voluto fare a Jorge Mendes, in occasione delle nozze del suo storico procuratore lo scorso 3 agosto. Non è dato sapere quale sia l’isola scelta nè il prezzo ma si vocifera che il campione del Real Madrid abbia sborsato circa 4 milioni di euro. Di certo meno di quanto si possa spendere per assicurarsi un attico a Chelsea. E’ sempre stato il sogno dei super-ricchi: possedere una propria isola. E oggi, complice la disastrosa situazione del Paese, la meta preferita sembra essere la Grecia dove i proprietari privati, in vista dell’imminente aumento delle tasse sugli immobili, decidono di mettere sul mercato i propri gioielli del mare, che da sempre si sono tramandati di generazione in generazione. Sono circa una ventina le isole di proprietà di privati attualmente in vendita. Sul sito Private Islands Online, specializzato proprio nella vendita di isole in giro per il mondo, sedici risultano ad oggi “availablefor sale”. La più costosa (anche se per molte il prezzo non è visibile se non su richiesta) è Omfori, valore 56 milioni di euro: “un paradiso sulla terra” nel mar Ionio di 4,5 milioni di metri quadrati su cui il governo ha concesso i permessi necessari per poter edificare fino al 20% del territorio.
Segue, sempre nello Ionio, Dulichium per 44 milioni di euro: 5,4 milioni di metri quadrati – che ne fanno la più estesa isola greca privata – all’imboccatura del Golfo di Corinto. Ma con molto meno (4,9 milioni di euro) si può acquistare Stroggilo che, a dispetto dei gossip di luglio che davano Johnny Depp come acquirente, risulta sul sito ancora in vendita: l’isola, di 218mila metri quadrati per 110 metri di spiaggia, si trova nel mar Egeo vicino alla più turistica Patmos. Per “soli” 3,3 milioni di euro si può comprare Linhari Peninsula, a 10 minuti da Corinto. “Il prezzo è già stato dimezzato – precisa Private IslandsOnline – questa incredibile opportunità non rimarrà libera a lungo”. Ma l’isola più economica la si può trovare su un altro portale specializzato Valdi Private Islands, con sede ad Amburgo e che a oggi ha disponibili cinque soluzioni: per 1,6 milioni di euro vende St. Athanasios, un mini isolotto di 10 mila metri quadrati sempre nell’area del Golfo di Corinto. Anche avendone la possibilità, acquistare un’isola greca non è comunque così facile: molte non sono edificabili, per altre difficile è l’accesso con aerei privati, troppi i passaggi burocratici per ottenere l’autorizzazione. “Orgoglio nazionale e fardelli burocratici frenano il business”, ha spiegato qualche giorno fa Farhad Vladi, fondatore dell’omonimo gruppo immobiliare.
“Chi compra deve ottenere non meno di 32 permessi, tra cui l’ok del ministero della Difesa e dell’Agricoltura, alla fine spesso il cliente lascia perdere esasperato dal governo greco”. Senza contare che in Grecia le spiagge sono pubbliche, il chè significa che per quanto remota possa essere l’isola qualsiasi persona può attraccare e piantare il proprio ombrellone. Al contrario di quanto immaginano alcuni in Germania e Finlandia, ma anche in Svizzera dove esponenti dell’estrema destra hanno chiesto che Atene ripaghi i debiti vendendo le isole, lo Stato greco ne possiede solo un modesto numero. Tra le proprietà pubbliche invece figurano pezzi di terreni anche piuttosto ambiti. Ad esempio circa un terzo dell’isola di Mikonos è di proprietà pubblica. Al momento il fondo pubblico greco per le privatizzazioni (Hradf) non ha in portafoglio isole e terreni. I beni immobiliari che fanno capo al fondo sono 35 palazzi, il resto è rappresentato da società, banche, concessioni aeroportuali e 10 concessioni portuali. Tuttavia comprare un’isola in Grecia può essere più semplice rispetto all’acquisto di una villa o di un terreno con spiaggia. Il catasto greco è arretrato. Sono soltanto 4 milioni le proprietà censite e registrare. L’Agenzia del catasto sta completando 28 progetti di rilevazione che rappresentano il 62% del territorio greco. L’obiettivo è completare la mappatura delle proprietà entro il 2020.