Comunione e liberazione lascia a casa un po’ di politici, allarga e dà una tinteggiata agli stand, offre maggiore spazio per il dibattito a imprenditori-sponsor, si apre al dialogo con metà governo, accende i microfoni alla Chiesa-istituzione. Il movimento di Don Giussani (foto) inaugura così, domani, giovedì 20 agosto, il “Meeting di Rimini”, rompendo una tradizione durata oltre tre decenni che prevedeva il taglio del nastro di domenica. E lo fa con le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e di Papa Francesco – per l’occasione hanno scritto un messaggio che verrà letto al popolo di Cl alla prima giornata di lavori; in settimana accoglierà una riflessione del segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, e proporrà un’intervista al premier Matteo Renzi. Per l’edizione numero 36 gli organizzatori hanno scelto un passaggio di uno scritto del poeta fiorentino Mario Luzi: “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”. Il Meeting, come ha ricordato il presidente Mattarella nel telegramma, “nel tempo ha prodotto centinaia di incontri e discussioni, ha arricchito il dialogo, ha sviluppato maturazioni e amicizie”. In questa esperienza “si sono formati tanti giovani, è cresciuta e si è fatta adulta la vostra associazione, ne ha tratto ricchezza il pluralismo della nostra società e della nostra cultura”.
L’appuntamento di fine estate di Comunione e liberazione, secondo il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, “può cooperare a un compito essenziale della Chiesa, cioè non consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: ‘Non vivo più io, ma Cristo vive in me’. Qui sta il contributo che la fede cristiana offre a tutti e che il Meeting può testimoniare innanzitutto con la vita delle persone che lo realizzano”. Il titolo dell’edizione 2015 si sofferma sulla “mancanza”: “Ci riferiamo spesso alle cose che non vanno, alla mancanza di risorse economiche e di valori – ha spiegato Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli -. Oppure si parla dei giovani che non sono più quello che dovrebbero essere”. Ma la riflessione di Cl vuole essere un’altra: “Vogliamo leggere questa mancanza come una grande risorsa, come la molla che porta l’uomo ad agire, ad intraprendere, a cercare l’altro nella sua diversità”. A partire da questi stimoli gli organizzatori hanno chiamato oltre 200 relatori. Salta all’occhio l’assenza nel programma ufficiale di rappresentanti politici, “amici storici” di Cl, come l’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e l’ex ministro, Maurizio Lupi. “Abbiamo invitato solo personaggi istituzionali – ha motivato Giorgio Vittadini, fondatore e presidente della Fondazione per a Sussidiarietà al Corriere della Sera -. Quindi la politica non partitica ma come risposta ai problemi reali. Abbiamo invitato cinque ministri e anche Matteo Renzi, ma come presidente del Consiglio. Altri personaggi, come Fausto Bertinotti o Luciano Violante, sono interlocutori di un dialogo culturale. Diversamente, saremmo un meeting partitico. E non è certo quello il nostro interesse”.
In agenda per trovare un appuntamento politico occorre attendere l’ultimo giorno della kermesse, mercoledì 26 agosto, alla riunione dell’Intergruppo parlamentare sulla sussidiarietà, con Marco Donati (Pd), Mattia Fantinati (M5s), Antonio Palmieri (Fi-Pdl), Guglielmo Vaccaro (Gruppo Misto) e Raffaello Vignali (Ap). Passeranno da Rimini anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, i presidenti emeriti della Camera, Luciano Violante e Fausto Bertinotti, il neo presidente della Rai, Monica Maggioni, il vicepresidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, e il giudice emerito Sabino Cassese. Oltre a Renzi (che lo scorso anno disertò la kermesse dei fedeli di don Giussani), in sei giorni sbarcheranno al Meeting i ministri Martina, Delrio, Gentiloni, Galletti, Padoan e Poletti. Come ogni anno, decine i focus di carattere socio-economico; saranno ospiti alla fiera di Rimini, tra gli altri, Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo, Pietro Modiano, presidente Sea, Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fondo Monetario, Miro Fiordi, vicepresidente di Abi, Mauro Moretti, a.d. Finmeccanica, James Hogan, presidente e ceo di Etihad, Brunello Cucinelli, il presidente di Legacoop Mauro Lusetti, Frédéric Thil, a.d. Ferrero, Michele Mario Elia, a.d. Ferrovie dello Stato, Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, Maximo Ibarra, a.d. Wind, Nerio Alessandri, presidente e a.d. Technogym, Andrea Zappia, a.d. Sky Italia, Fabio Cerchiai, presidente Autostrade per l’Italia e Atlantia.
Il Meeting si aprirà con il convegno “Le Religioni sono parte della soluzione, non il problema” al quale interverranno il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso, Azzedine Gaci, rettore della Moschea Othmane di Villeurbanne e il Gran Rabbino di Francia, Haïm Korsia. Venerdì 21 agosto il segretario dei vescovi italiani, mons. Nunzio Galantino, finito nel dibattito politico sull’accoglienza degli immigrati e attaccato in particolare dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, interverrà su “Persona e senso del limite”. Nella stessa giornata interverrà Rula Ghani, first lady della Repubblica Islamica dell’Afghanistan. Al card. George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, per sabato 22 agosto è stato chiesto un intervento su “Chiesa e denaro”. Prosegue la testimonianza di alcuni sacerdoti delle periferie argentine, dopo l’elezione di Bergoglio: quest’anno sarà a Rimini don “Charly” Olivero, prete della parrocchia della Virgen de los Milagros de Caacupé nella villa 21-24 a Buenos Aires. Per il Meeting 2015 sono stati spesi 5 milioni 407 mila euro. In fiera saranno collocate cinque postazioni dove sarà possibile fare la propria donazione ed entrare a far parte della “Community Meeting” per sostenere la manifestazione a cui presteranno servizio 2.145 volontari.