Anche Alfano lancia l’ultimatum
La campagna elettorale per le Europee è ufficialmente entrata nel vivo. E a confermarlo non sono solo le schermaglie tra Silvio Berlusconi e il governo. Anche all’interno della maggioranza, infatti, si comincia ad alzare la voce. Il ruolo del “rompiscatole” tocca ad Angelino Alfano che evidentemente ha bisogno di centrare un risultato elettorale che garantisca la sopravvivenza del suo partito. “Noi siamo dentro questo governo per accelerare il cambiamento – dice parlando a margine di un incontro al Vinitaly -. Il nostro obiettivo è di accelerare la riforma del Senato, di rappresentare come Ncd il movimento che rende possibile l’accelerazione. Il nostro scopo è diminuire le tasse e tutelare le famiglie: per fare questo siamo pronti anche a rotture”.
“Saranno le europee che vedranno il voto al Ncd come il vero voto utile – aggiunge -. Un voto che sarà utile alla stabilità del governo, utile per accelerare le riforme e per rifondare quel centrodestra che in Italia ha sempre raccolto la maggior parte dei moderati e oggi vede sfarinarsi il suo principale partito e che, senza di noi, è destinato a perdere. Dare forza al Nuovocentrodestra significa dare forza al governo e anche dare una prospettiva al centrodestra perché la coalizione dei moderati, alternativa alla sinistra, torni a vincere”.
Poi una frase che pronunciata a poche ore dall’affondo del ministro Maria Elena Boschi, sembra una mano tesa a Forza Italia: “Siamo convinti che per le riforme la maggioranza e i numeri ci siano, se non ci saranno i due terzi previsti dalla Costituzione andremo al Referendum e le riforme saranno validate dal popolo con il voto”. Insomma sarà anche vero, come dice il ministro delle Riforme, che si può andare avanti anche senza Berlusconi e il suo partito, ma il rischio è quello di dover sottoporre il pacchetto di riforme al referendum popolare. Che, si sa, in Italia non ha mai avuto grande successo. (Il Tempo)