Legittimo desiderio di riservatezza o un eccesso maniacale di sicurezza? Fatto sta che Bar Refaeli, la super modella israeliana, il 24 settembre prossimo sposerà l’uomo d’affari Adi Ezra. Fin qui tutto normale. Ma a complicare e rendere incandescente queste nozze arriva la notizia delle eccezionali misure di sicurezza adottate per l’evento. Si tratta di alcune pretese della sposa. La donna ha chiesto infatti alle autorità la chiusura dello spazio aereo durante la cerimonia. Una richiesta che ha mandato su tutte le furie non solo le associazioni di categoria dei piloti e degli operatori del traffico aereo, ma anche un’ampia fetta dell’opinione pubblica. La decisione dell’Aviazione Civile di chiudere giovedì prossimo una parte dei cieli nazionali fa notizia e diventa virale. Le nozze, che per espressa volontà della sposa si celebreranno secondo il rituale ebraico più ortodosso, si terranno in un hotel situato all’interno di una zona boscosa alle pendici del Monte Carmelo, catena montuosa nell’Alta Galilea.
Secondo un comunicato ufficiale dalle 17 alle 2 del mattino seguente ora locale sarà assolutamente vietato il sorvolo di un’area di 4 chilometri di raggio intorno al sito. Vi saranno ammessi soltanto cinque droni, due elicotteri e un pallone aerostatico frenato, cioè ancorato al suolo, che garantiranno la vigilanza ed eventuali contromisure di sicurezza. Un’altra pretesa della top model riguarda gli invitati: ai circa 500 vip sarebbe stato categoricamente imposto di non portare apparecchiature fotografiche, di ripresa o di registrazione audio.
