Uno sposo in smoking, la controparte femminile di Babbo Natale, una donna incinta, un volto che sbava, un clown, uno squalo, un avocado e due fette di pancetta. Sono questi alcuni dei 67 emoji che stanno per passare al vaglio di un gruppo non-profit poco conosciuto ma a cui fa capo la standardizzazione dei segni della punteggiatura e testi in tutti i software moderni inclusi gli elementi grafici e simbolici che ormai fanno parte di quasi ogni messaggio di testo inviato viasmartphone. Si tratta di Unicode Consortium, volto a sviluppare e promuovere standard internazionali nei software e di cuifanno parte top manager di colossi tecnologici come Apple, Google, Facebook ma anche produttori di software, ministeri, centri di ricerca. Il processo di approvazione dei nuovi emoji durerà qualche mese. Il prossimo maggio ci sarà un voto. Nel decidere quali immagini aggiungere Unicode Consortium prende in considerazione diversi fattori tra cui la compatibilità, la frequenza di uso e quella che viene definita “completezza”.
In virtù di quest’ultima, per esempio, sono state introdotte in passato immagini di una moschea, di una sinagoga e di un luogo di preghiera generico per completare gli emoji a disposizione oltre a quello di una chiesa cristiana. Nella prossima tornata di emoji poi ci saranno anche varie icone dello sport così da semplificare i messaggi delle persone durante le prossime Olimpiadi. Superata la votazione, a giugno l’elenco ufficiale degli emoji verrà diffuso. Ma prima di poterliutilizzare, i consumatori dovranno aspettare ancora un po. “Non compaiono magicamente non appena li approviamo”, ha raccontato al New York Times Mark Davis, cofondatore e presidente di Unicode Consortium. “I produttori devono metterli nei loro telefoni. Ma una volta approvati nella riunione di maggio, i produttori stessi generalmente procedono mettendosi subito al lavoro”, ha aggiunto.
