Berlusconi marca a uomo Salvini

Berlusconi marca a uomo Salvini
24 ottobre 2015

di Daniele Di Mario

Silvio Berlusconi ci sarà. Alla manifestazione indetta da Matteo Salvini a bologna l’8 novembre, il leader di Forza Italia ci sarà. Il Cav è convinto che solo unito il centrodestra può vincere, ma, al contempo, non vuol lasciare il palcoscenico al segretario del Carroccio, leader di un partito che col suo 14-15% gli consentirebbe di lanciare l’opa sul fronte anti-Renzi. Solo uniti si vince, ripete Silvio Berlusconi come un mantra in vista delle amministrative. E proprio per una logica di coalizione avrebbe preso seriamente in considerazione la possibilità di scendere in piazza con la Lega l’8 novembre, annunciando giovedì, a Madrid, la sua disponibilità. Da abile comunicatore, l’ex premier non vuole lasciare la scena solo a Matteo Salvini (con lui ci sarà anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni) che resta il principale alleato elettorale di Forza Italia al Nord. E proprio per ricordare al segretario di via Bellerio il peso politico degli azzurri e la sua personale leadership nel centrodestra, Berlusconi medita di partecipare alla manifestazione organizzata dal Carroccio, non certo da comprimario. Fino a quella data c’è tempo, ma il leader azzurro non avrebbe sciolto definitivamente la riserva, perché lo attanagliano alcuni dubbi: sui toni, le modalità e gli ospiti dell’iniziativa, nata in un primo momento come “serrata” di tre giorni per “bloccare” il Paese, e ora trasformata in una protesta di piazza contro il governo Renzi, senza simboli di partito.

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Non a caso, Maurizio Gasparri, avverte: “Di certo, non può essere l’investitura di una leadership”. La Lega, sottolinea il vicepresidente del Senato in quota FI, “ha organizzato una manifestazione inedita rispetto a quelle del passato, dove in piazza il centrodestra si ritrovava unito, come quando protestammo contro il governo Prodi. Ora parliamo di una manifestazione senza simboli e a inviti… Bisogna capire di che si tratta, qual è la piattaforma, quale sarà il ruolo che avrà il presidente Berlusconi”. Berlusconi, insomma, starebbe valutando pro e contro di una sua presenza l’8 novembre, sapendo bene di non poter fare a meno della Lega per tornare a vincere già alle comunali, a cominciare da Milano. All’interno di Forza Italia il dibattito è aperto. C’è chi gli suggerisce di non disertare l’appuntamento per non perdere l’occasione di rilanciare la necessità di un centrodestra unito (visto che a Bologna ci sarà anche Giorgia Meloni) e chi, invece, invita alla cautela, perché bisogna prima conoscere i contenuti dell’iniziativa del Carroccio e chi parteciperà (si teme la presenza di forze estremiste, come Casapound, e possibili scontri con i centri sociali).

Fino all’8 novembre, dunque, si tratterà sulla “formula” che possa garantire al Cav di essere in piazza ancora da protagonista del centrodestra. È chiaro che la presenza di Berlusconi a Bologna crea un problema anche alla Lega. Se da un lato l’adesione del Cav rappresenterebbe un’investitura nei confronti di Salvini e darebbe maggior peso politico all’iniziativa del segretario del Carroccio, dall’altro lato potrebbe rischiare di oscurarne la portata. Berlusconi è politicamente molto ingombrante. In via Bellerio sanno che gestirlo è impossibile e che se verrà non sarà certo per fare da comprimario a Salvini. “Se Berlusconi aderirà certamente parlerà, avrà un ruolo di primissimo piano. Non può non essere così”, spiega un dirigente del Carroccio molto vicino a Salvini. Insomma, i due si marcano a uomo.

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