Renzi ai minimi storici. Lega torna a salire, Forza Italia sprofonda

Renzi ai minimi storici. Lega torna a salire, Forza Italia sprofonda
29 ottobre 2015

Continua a scendere la fiducia degli italiani nei confronti di Matteo Renzi. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per “Il Tempo”, il premier – che già aveva toccato il “minimo storico” la scorsa settimana – ha perso un altro punto percentuale precipitando al 30%. Una quota mai raggiunta (tanto per fare un esempio) dal suo predecessore Enrico Letta. La pessima performance di Renzi, poi, arriva in un momento in cui il suo partito non se la cava neppure troppo male. Anche se molto distante dall’exploit delle Europee 2014 (40,8%), il Pd recupera infatti 3 punti decimali salendo dal 32,6% al 32,9%. Questa inversione di tendenza (Pd che sale, Renzi che scende) rappresenta un segnale preoccupante per il premier che, dopo aver perso – almeno per ora – la capacità di attrarre la fiducia di elettori estranei alla propria tradizione politica (qualità che aveva fortemente caratterizzato i suoi esordi al governo del paese), sembra ora soffrire fortemente il “distacco” di una parte degli elettori storici del Partito democratico.

Quello che guadagna il Pd, comunque, più o meno (-0,2%) lo perde Sinistra Ecologia Libertà, che scende al 3,1%. Se Renzi piange, Forza Italia piange ancora di più. Gli azzurri, infatti, perdono ben 4 punti decimali rispetto all’ultima rilevazione di Datamedia Ricerche, scivolando al 10,8%. Leggero passo indietro (-0,1%) anche per Alleanza Popolare (Ncd/Udc), che scende al 2,6%. Mentre inverte il trend negativo delle scorse settimana la Lega Nord, che torna a crescere sensibilmente (+0,3%) e torna al 14,4% dopo un periodo di appannamento. Segno positivo anche per Fratelli d’Italia / Alleanza Nazionale, che guadagna un punto decimale e si piazza al 4,1%. Chiudiamo con il MoVimento 5 Stelle, che continua a crescere ormai ininterrottamente da mesi. Questa settimana, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sale di altri 2 punti percentuali e arriva al 26,5%, ormai ben oltre il pur straordinario risultato (25,5%) ottenuto alle Politiche 2013.

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