L’affondo della Fim alla Fiom: a Palermo aderiscono alla sciopero 9 lavoratori su 380

7 novembre 2015

Allo sciopero della Fiom contro la procedura di Cigo per 160 lavoratori presso lo stabilimento Fincantieri di Palermo hanno aderito 9 lavoratori su 380. Lo afferma la Fim Cisl chidendosi perché il sindacato delle tute blu della Cgil parla di referendum per poi invitarne i lavoratori all’astensione. “Fincantieri – spiega il segretario nazionale della Fim, Michele Zanocco – ha aperto nei giorni scorsi una procedura di Cigo per 160 persone nel cantiere di Palermo. Responsabilmente Fim e Uilm affrontano la trattativa conducendola ad una intesa che decidono di mettere al voto dei lavoratori. La Fiom non firma, e di fronte al referendum promosso da Fim e Uilm, invitano i lavoratori ad astenersi dal voto. Vota il 70% circa dei lavoratori presenti e l’intesa viene approvata. Il referendum evocato ovunque e per qualsiasi cosa non porta il risultato voluto dalla Fiom e invece di accettarne il risultato proclama uno sciopero nella giornata del 6 novembre, di venerdì, che solitamente funziona per le adesioni per la vicinanza al fine settimana. Il fenomenale risultato è che scioperano 9 lavoratori in tutto su 380 presenti circa: il 2,3%”. “A poco serve sedere al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale – conclude – auspicando unitario e chiedere di far votare i lavoratori per poi non rispettarne il voto quando questo non li soddisfa. E’ passato Pomigliano è arrivata Fincantieri ma l’unica democrazia che la Fiom accetta è quella che gli dà ragione. La democrazia elastica”.

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