Salah in fuga col gilet-bomba. “Meglio in cella che morto”

Salah in fuga col gilet-bomba. “Meglio in cella che morto”
22 novembre 2015

Salah Abdeslam (foto) è ancora in fuga con il gilet-bomba stretto sotto il giubotto. Potrebbe essere ferito. Sangue e armi sono state trovate nella Citroen bianca di Lazez A., un vecchio amico del terrorista che ha messo a segno il 13 novembre la strage di Parigi con sette complici. Loro sono morti. Lui è scappato dopo aver scaricato il kalashinov contro i clienti del caffè Comptoir Voltaire. Dunque, è sempre più intensa la caccia al terrorista. Ma Abdeslam non teme soltanto la polizia di tutto il mondo, ma soprattutto l’Isis in quanto “all’ultimo momento ha preferito non farsi esplodere”, afferma ai microfoni di Rainwes24 il fratello Mohamed. “Preferiamo vederlo in carcere invece che morto. Deve arrendersi, consegnarsi alla giustizia”. Mohamed vive a Molenbeek e lavora negli uffici comunali della cittadina belga. Nei giorni scorsi era stato arrestato, e poi rilasciato, nelle prime fasi della ‘caccia all’uomo’ per catturare Salah. “Siamo convinti che si sia pentito, cerchiamo di fargli cambiare idea e di convincerlo ad arrendersi, costituirsi alla giustizia per rispondere alle domande”, aggiunge Mohamed. Il fratello di Salah, tuttavia, smentisce che ci siano stati contatti con il fuggiasco: “non lo abbiamo sentito, ne’ abbiamo avuto messaggi da lui. Ho sentito circolare queste notizie ma non sono vere vanno prese con molta cautela”.

Intanto, ancora massima allerta a Bruxelles per il secondo giorno consecutivo. Le scuole domani resteranno chiuse e così la metro. Le forze dell’ordine proseguono la ricerca di diversi sospetti legati agli attentati di Parigi o a progetti simili sul territorio belga. Ci sono “diversi sospetti, questa è la ragione per la quale abbiamo messo in campo una tale concentrazione di mezzi”, ha dichiarato ieri il ministro dell’Interno belga, Jan Jambon, per giustificare la decisione di chiudere la metropolitana della capitale, i negozi, i siti culturali e di annullare concerti e competizioni sportive. “Non ha senso cercare di nasconderla. C’è una minaccia reale ma noi facciamo tutto il possibile per farvi fronte”, ha aggiunto. Questa mattina oltre alla metropolitana sono chiusi anche i mercatini di Natale. Una nuvoa valutazione della situazione verrà fatta nel pomeriggio e sarà seguita da un Consiglio di sicurezza nazionale. Si tratta di decidere se riaprire la metropolitana, negozi e soprattutto se domani tenere aperte le scuole.

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