Un disco che parla d’amore e libertà in un momento storico difficile. Marco Mengoni ha descritto con queste parole “Le cose che non ho”, il nuovo disco in uscita il 4 dicembre, realizzato tra Milano e Los Angeles con la produzione artistica di Michele Canova, che continua il percorso iniziato a gennaio con il multiplatino “Parole in circolo”. È un secondo capitolo di una “playlist in divenire” ed è composto di 11 brani. “Ci sono ancora cose che non ho, sei sempre alla ricerca di un miglioramento e di una crescita. La cosa che mi dà più fastidio è che in questa vita molto veloce non riesca a fermarmi e godermi il presente, è l’unica cosa che mi sento di non avere in questo momento” ha detto il cantautore spiegando la scelta del titolo. Il primo singolo è “Ti ho voluto bene veramente” scritta da Fortunato Zampaglione e già certificato platino a sei settimane dall’uscita. In questo disco c’è anche “Parole in circolo”, il brano che aveva dato il titolo al precedente e che è un manifesto di questo periodo per l’artista. “Sono libero” dice più volte il testo, che Mengoni ha spiegato così: “Mi sento ogni anno e mese più libero di esprimermi e andare nelle direzioni che voglio prendere. Canto di tutto quello che mi ha dato un brivido, riesco ad avere libertà nel trascrivere le sensazioni che ho avuto in questi anni. Lavorerò finché avrò forza in questa direzione e userò la musica per ricercare la libertà artistica, di essere umano e cittadino. ‘Parole in circolo’ dicequesto e parla della libertà artistica che ho acquisito soprattutto grazie ai numeri, al mio pubblico e a tutte le persone che mi hanno permesso di essere qui” ha dichiarato in conferenza stampa.
Secondo il cantautore si tratta di un percorso già iniziato, un “discorso di umanità e sensibilità perché sono un giovane che vive in questo Pianeta ed è giusto che tratti questioni che mi stanno a cuore”. Anche i singoli scelti finora durante il 2015 esprimono il senso di questo cammino, prima di tutte “Guerriero” passando per “Esseri umani” e “Ti aspetto”. “Si parla di libertà e di camminare al fianco di persone che lottano per i propri diritti, parlo della lotta che dobbiamo fare tutti i giorni e sono vicino a chi ha reso questa civiltà più giusta e pacifica” ha dichiarato, citando come esempi Gandhi e Martin LutherKing e più di recente Larry Kramer, attivista per i diritti dei gay. Mengoni si è detto contento di essere “cresciuto”, di avere “alzato gli occhi e aver parlato di amore, non saprei scrivere d’altro perché di emozioni e sentimenti si vive”. Una crescita anche dal punto di vista artistico, sancita da collaborazioni importanti in questo disco. La prima è quella con Sia, tra le protagoniste del pop a livello internazionale, con il brano “Rock bottom”, l’unico scritto in inglese: “Da tanti anni la ammiro, ho sempre spinto per una collaborazione, sono contento che mi abbia dato un pezzo molto forte che non ero sicuro di gestire. Ho provato ad adattare il testo in italiano ma tradurre quello che dice era impossibile” ha detto Mengoni.
Giuliano Sangiorgi ha invece firmato testo e musica di “Solo due satelliti”, con anche un cameo della sua voce: i due non avevano mai collaborato. “Sono sempre restio a duetti e collaborazioni forzate, questa è nata per caso, mi ha mandato un pezzo che era bellissimo ma non giusto per il disco. Dopo pochi mesi è arrivato un pezzo piano e voce di cui ho detto che era una delle perle mancanti della collana, è uno dei più importanti del disco” ha raccontato ancora l’artista. Tra le fonti diispirazione e, ha ammesso, di invidia nella musica di oggi c’è invece Stromae: “Uscito dal suo concerto sono rimasto a bocca aperta come Sebastian nella Sirenetta” ha detto Mengoni. Nel 2016 per Marco Mengoni ci sarà il tour: all’inizio erano previste 12 date, che nel frattempo sono aumentate, perché sono raddoppiati i concerti di Milano, Roma e il gran finale all’Arena di Verona. Si parte il 28 aprile da Torino con un tour che ricalcherà la produzione precedente ma con qualche novità. Si sta lavorando anche per fare qualche data all’estero, sempre nel 2016.