Prosegue sull’Etna la spettacolare attività vulcanica indicata dagli esperti come la più energica degli ultimi 20 anni. Dopo l’eruzione dal cratere “Voragine” avvenuta il 3 dicembre, nella mattina del 4 dicembre l’intensità delle esplosioni è progressivamente cresciuta culminando, intorno alle 10, in una nuova nuova eruzione con formazione di fontane di lava e di una colonna eruttiva di magma, cenere e gas che si è elevata verticalmente ad almeno 7 km di altezza dalla sommità del vulcano, per poi espandersi verso i quadranti meridionali, trasportata dai venti. In concomitanza con questa attività si sono osservate significative emissioni di cenere dal piccolo cratere a pozzo che si è formato sull’alto fianco orientale del “Nuovo Cratere di Sud-Est” alla fine di novembre.
L’altezza massima raggiunta dalle ceneri vulcaniche non è attualmente stimata. Le eruzioni del 3 e 4 dicembre si caratterizzano per essere tra i più energetici dell’ultimo ventennio. In particolare il cratere “Voragine” è stata luogo di due eruzioni particolarmente intense il 22 luglio 1998 e il 4 settembre 1999, con caratteristiche simili a quelle delle due eruzioni avvenute in questi giorni. I rilievi di terreno in corso, le analisi di laboratorio dei prodotti eruttati e l’integrazione dei dati acquisiti dalle reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), contribuiranno a definire nei prossimi giorni le caratteristiche e a ricostruire con precisione le dinamiche eruttive di questi due eventi.