Washington sta organizzando un vertice dei ministri delle Finanze dei Paesi del Consiglio di sicurezza dell’Onu per rafforzare gli sforzi globali contro il finanziamento del terrorismo, in particolare dell’Isis, e approvare una risoluzione in merito. Ne dà notizia la rappresentanza Usa presso l’Onu che ha dichiarato che il ministro delle Finanze di Washington Jacob Lew presiederà il 17 dicembre prossimo un incontro “storico”, che dovrebbe adottare una nuova risoluzione contro al-Qaida e lo Stato islamico e discutere “le ulteriori misure per collaborare per tagliare le fonti di finanziamento dell’Isis e rafforzare la capacità degli Stati di impedire il finanziamento del terrorismo”. Il Consiglio di sicurezza a dicembre dovrebbe approvare la nuova risoluzione destinata a meglio focalizzare le sue sanzioni contro il terrorismo, anche contro al-Qaida, sulla minaccia rappresentata dall’Isis, ricorda in una nota la missione Usa all’Onu. Secondo Lew tagliare l’Isis fuori dal sistema finanziario internazionale e esaurirne le fonti di finanziamento è “cruciale per combattere con efficacia questo violento gruppo terroristico”.
Nei giorni scorsi l’ambasciatrice Usa all’Onu Samantha Power aveva anticipato che Russia e Stati Uniti stanno lavorando al Consiglio di sicurezza su una nuova risoluzione volta a strangolare finanziariamente i jihadisti dello Stato islamico. Power aveva detto che Washington vuole “rafforzare e razionalizzare l’impegno del Consiglio sul finanziamento dell’Isis” espresso nella risoluzione dello scorso febbraio, che sanzionava individui e organizzazioni che finanziano i jihadisti, e adottare anche “nuove misure per rendere più efficaci le sanzioni” contro quanti collaborano con l’Isis. Sempre qualche giorno fa era emerso che Stati Uniti, presidenti di turno del Consiglio, puntano all’approvazione della nuova risoluzione attorno al 17 dicembre. A tale scopo, Washington ha ricevuto “alla fine della settimana scorsa” una bozza di risoluzione russa che verrà esaminata. “Gran parte degli sforzi della Russia contro l’Isis si concentrano sul finanziamento e sulla necessità di impedire all’Isis di trarre risorse dalla vendita di petrolio o di accedere ai mercati finanziari internazionali”, ha spiegato Power, sottolineando che Russia e Stati Uniti “condividono un obiettivo comune”.