Sarà Francesco Cafiso ad inaugurare, venerdì 11 dicembre, al Teatro Eschilo di Gela, “Il grande jazz”, la rassegna organizzata con la direzione artistica di Alfredo Lo Faro. Quattro gli appuntamenti, tutti alle ore 21 che sul palco dello storico Teatro Comunale di Piazza Salandra vedranno esibirsi altrettanti grandi artisti italiani: dopo Francesco Cafiso sarà la volta di Antonella Ruggiero (17 dicembre), Francesco Buzzurro (8 gennaio) e Fabio Concato (29 gennaio). Ad aprire la rassegna, l’11 dicembre, sarà il sassofonista Francesco Cafiso, in concerto in duo con il pianista Mauro Schiavone. L’ambasciatore del jazz italiano nel mondo presenterà i brani del suo ultimo lavoro discografico “3”, composto da tre album pubblicati in contemporanea, in cui descrive i diversi aspetti di sé e della sua musica: la sua spiritualità, il legame con la sua terra, la sua indole jazzistica.
Si proseguirà il 17 dicembre con una delle voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano, Antonella Ruggiero, che negli anni ha mostrato la sua curiosità e sperimentato diverse forme sonore e artistiche spaziando dalla musica sacra a quella elettronica, dal pop al jazz. L’8 gennaio sarà la volta del chitarrista Francesco Buzzurro, apprezzato per il suo approccio orchestrale alla chitarra e uno stile unico che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare. L’artista presenterà il live “One man band”, in cui proporrà grandi successi di artisti come Gershwin, Chick Corea, DizzyGillespie e Jobim, reinterpretati con personali arrangiamenti, oltre ad alcuni brani del suo ultimo disco “Il quinto elemento”. Per l’appuntamento finale della rassegna, il 29 gennaio, è prevista una ricca scaletta di musicisti d’eccezione che coinvolgeranno il pubblico del Teatro Eschilo con intimi momenti solistici e appassionanti jam session. A concludere la serata sarà l’ospite d’onore Fabio Concato, tra le più belle certezze della nostra musica d’autore e molto legato al jazz, che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni narrando con delicatezza e ironia le piccole grandi storie della quotidianità.