“Dopo lo ‘Schiaccianoci’ ritorno in scena al Teatro dell’Opera”

“Dopo lo ‘Schiaccianoci’ ritorno in scena al Teatro dell’Opera”
26 dicembre 2015

abbagnato2”Voglio che questo teatro cresca.  Voglio riportare all’Opera di Roma i grandi coreografi internazionali. Kylian,Preljocaj, Forsythe, Cristopher Weeldon che firmerà per noi un nuovo ‘Lago’. Io stessa a febbraio debutterò in una creazione di Benjamin Millepied, direttore del corpo di ballo dell’Opera di Parigi”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos, l’étoile di Palais Garnier e direttrice della compagnia di balletto dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato. Sfida vinta con lo ‘Schiaccianoci’ di Giuliano Peparini, un classico del repertorio rivisitato per l’occasione, fortemente voluto da Eleonora Abbagnato, in scena al Costanzi sino all’8 gennaio. Repliche sold out e consensi entusiasti da parte di critica e pubblico. ”Giuliano Peparini è un grande amico – ha raccontato – Ci siamo conosciuti, adolescenti, quando lavoravamo nella compagnia di Roland Petit e io decisi di lasciare l’Italia per andare a studiare a Parigi”. ”Giuliano è una persona fantastica, un artista sensibile, un gran lavoratore, un professionista dal cuore grande, che ha dato l’anima ai danzatori dell’Opera, con una carriera internazionale alle spalle, sia come danzatore, che come regista e coreografo. Conosco bene Giuliano – ha aggiunto l’Abbagnato- Anche se in questi anni ci siamo frequentati poco, conosco tutti i suoi lavori, da ‘Romeo e Giulietta’ al ‘Roi Arthur’. Sono andata a Parigi a vederlo con le mie bambine. Conoscono tutte le canzoni a memoria”.

Secondo Eleonora Abbagnato era arrivato il tempo di ritrovarsi con Giuliano Peparini. ”Sono stata molto chiara con lui. Devi ritornare nella tua città, a Roma, nel tuo teatro. In molti, in Italia, ti conoscono per la tua partecipazione ad Amici’, gli ho detto. Ritorna all’Opera. Giuliano mi ha detto subito si – ha raccontato ancora l’Abbagnato – Non me lo aspettavo, conoscendo la sua agenda”. Ed a proposito dello ‘Schiaccianoci’ in programma al Teatro dell’Opera di Roma, con i primi ballerini e i solisti Rebecca Bianchi, Michela Satriano, Claudio Cocino, Alessandra Amato, ha spiegato la direttrice del Corpo di ballo: ”Si tratta di uno ‘Schiaccianoci’ abbastanza tradizionale. Giuliano Peparini non ha stravolto il racconto originale, a parte l’introduzione dei ‘b.boy’. Sicuramente è un lavoro che profuma di modernità, uno spaccato generazionale senza tralasciare il sogno e la magia, tra gli elementi distintivi del capolavoro di Ciajkovskij”. Ed a proposito della programmazione dell’Opera di Roma, ha anticipato ancora Eleonora Abbagnato: ”Voglio che la compagnia del Teatro cresca nel confronto costante con i grandi maestri della coreografia internazionale. Non solo creazione pensate per i ballerini dell’ente capitolino, ma anche classi, workshop”.

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Siciliana doc, originaria di Palermo, ma con una carriera internazionale alle spalle e una formazione ‘parigina’, l’étoile diPalais Garnier, non ha dubbi: ”ho avuto il coraggio di partire, giovanissima dall’Italia- ha detto- Coraggio, ma soprattutto orgoglio delle mie scelte. Non rinnego nulla delle mie esperienze. Gli inizi a Palermo nella scuola di Marisa Benassai, poi adolescente, l’esperienza nella compagnia di Roland Petit. Ed a proposito di Roland Petit- ha ricordato ancora – ritornerò al Teatro Massimo di Palermo con un omaggio al grande coreografo francese a giugno”. ”E magari, perchè no, potremmo andare con la compagnia del Teatro dell’Opera nel capoluogo siciliano. Mi piacerebbe – ha auspicato l’étoile di PalaisGarnier – Voglio che la compagnia giri per l’Italia, per il mondo. Perchè il nostro Paese è riconosciuto come il tempio della danza, ma bisogna dimostrarlo”. Madre felice e appagata di tre bambine, Ginevra, Lucrezia, Giulia (Eleonora Abbagnato è sposata con l’ex difensore della Roma, Federico Balzaretti) e dell’ultimo nato Gabriel, Eleonora Abbagnato ha aggiunto, scherzando: ”con i miei bambini non sono così severa come in sala ballo. Ma sono molto disciplinate, educate, attentissime sul mangiare, per esempio. Da parte loro- ha proseguito- mai un capriccio e poi sono abituate a viaggiare. Giulia, 4 anni, partirà con me a Tokio, prossimamente. E’ giusto che vedano, conoscano. Fa parte della loro educazione”.

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