Romania, sconti di pena per detenuti-scrittori. Boom di libri

Romania, sconti di pena per detenuti-scrittori. Boom di libri
8 febbraio 2016

detenuti-studentiMolti detenuti che scontano la pena nelle carceri della Romania hanno scoperto poco dopo l’arrivo in cella la propria vena da scrittore. Complice, probabilmente, un articolo della legge penitenziaria in vigore dal 2006 e oggi messa all’indice, che consente uno sconto di pena di 30 giorni per ogni pubblicazione. L’articolo, per cui il ministro della Giustizia Raluca Prunachiede la sospensione, è diventato un caso quando è venuto alla luce che tra il 2013 e il 2015 ben 188 detenuti hanno pubblicato 411 libri, 350 soltanto lo scorso anno. Le cifre hanno fatto gridare allo scandalo e hanno provocato le dimissioni del capo dell’amministrazione penitenziaria romena Catalin Claudiu Bejan. Il Guardasigilli ha parlato di vera e propria “emorraggia” di testi scritti per ottenere sconti di pena e ha chiesto la sospensione dell’articolo ma non l’abrogazione “perché sarebbe frettoloso, non avendo al momento idea di quale possa essere il reale impatto di questa norma sui carcerati”. Tra i novelliMihai Eminescu, soprattutto personaggi di spicco, perché per ottenere la possibilità di pubblicare uno dei propri scritti ènecessaria la revisione e l’approvazione di un professore universitario che appoggi e sostenga la validità scientifica del testo.

 

Allora anche senza scomodare il più noto scrittore romeno, ecco che fioccano i nomi di chi si può permettere di pagare anche la consulenza accademica. Gigi Becali, controverso e chiacchierato imprenditore romeno, conosciuto per i suoi metodi spicci, per l’essere stato patron dello Steaua Bucarest e per aver fondato un partito con cui ha ottenuto un seggio all’Europarlamento, ha pubblicato ben cinque saggi ed ha ottenuto un sconto di pena sui tre anni di carcere che gli erano stati inflitti nel 2013 per vari reati. E’ uscito di prigione ad aprile del 2015. I titoli variano da “Becali e la politica” a “Steaua e Becali”. Un altro casoeclatante è quello dell’ex premier Adrian Nastase, condannato a due anni nel 2012 per distrazione di fondi, 1,6 milioni di euro della sua campagna elettorale, e uscito di prigione a marzo del 2013, 30 giorni prima della fine della pena, per aver scritto “Esercizio di libertà”. Uno dei più prolifici è stato, però, il milionario Dan Voiculescu, condannato nel 2014 a 10 anni di prigione per corruzione e riciclaggio. Il magnate, fondatore del Partito Conservatore, ha scritto otto libri che gli consentiranno uno sconto di pena di otto mesi. Ancora più dedito alla scrittura il milionario Dinel Staicu, condannato a 11 anni nel 2013, che ha scritto ben 10 opere scientifiche.

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