Conflitto di interessi, finito esame commissione: cambia Antitrust

Conflitto di interessi, finito esame commissione: cambia Antitrust
17 febbraio 2016

di Maurizio Balistreri

La commissione Affari costituzionali della Camera ha terminato oggi l’esame della proposta di legge sul conflitto di interessi. Il testo emendato è stato inviato a 13 commissioni che dovranno dare un parere entro domani, quando il provvedimento verrà adottato in via definitiva e sarà dato il mandato al relatore Francesco Sanna (Pd), unico rimasto dopo le dimissioni di Francesco Paolo Sisto (Fi) da correlatore. La stessa Forza Italia e il M5s, secondo quanto si apprende, presenteranno relazioni di minoranza. La principale modifica apportata oggi, con l’approvazione di un emendamento presentato dal relatore, riguarda i criteri della nomina dei membri dell’Antitrust, l’autorità a cui è demandato il controllo sul conflitto di interessi. Rispetto a oggi, i membri saranno 5 e non 3 e non saranno più nominati dai presidenti delle Camere. “I membri – spiega Sanna – saranno selezionati tramite candidature e curriculum vitae. Le commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato stileranno un elenco rispettivamente di 12 e 8 candidati, che dovrà essere adottato a maggioranza di 2/3. La Camera e il Senato sceglieranno poi rispettivamente 3 e 2 membri, che dovranno essere nominati con una maggioranza di almeno 1/5 dei componenti della Camera e 1/3 del Senato”.

Il relatore ha anche annunciato che in aula presenterà un emendamento per estendere ai membri delle Autorità indipendenti la valutazione che l’Antitrust farà su chi ha incarichi di governo. “Dall’esame in commissione – conclude Sanna – il testo esce migliorato e perfezionato nei meccanismi tecnici, mantenendo i capisaldi politici”. Il testo, che va ad abrogare la legge Frattini del 2004, introduce un controllo “preventivo” su possibili conflitti di interessi e riguarda “i titolari di cariche di governo nazionali: il presidente del Consiglio dei ministri, i vicepresidenti del Consiglio dei ministri, i ministri, i vice ministri, i sottosegretari di Stato e i commissari straordinari del governo, i titolari di cariche di governo regionali: i presidenti delle Regioni e delle Province autonome ed i componenti della giunte regionali e delle Province autonome; i membri del Parlamento; i consiglieri regionali”.

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