di Maurizio Balistreri
Non c’è pace nel Pd. Ora è la volta dei Giovani turchi a scuotere il partito di Renzi. Peggio, perché appare una vera e propria minaccia a sentire le parole del parlamentare Francesco Verducci sulle Unioni civili: “Chi parla di stralcio sa che lo stralcio renderebbe impossibile l’unita’ del Pd. Lo stralcio e’ contro il Pd”. Poi, certo, anche la componente di ‘Rifare l’Italia’ e’ consapevole che sono “necessarie delle limature” all’attuale testo, ma il ddl “e’ frutto di un’impostazione che nasce non dallo scontro ma dall’accordo di tutte le varie componenti del Pd”. Un aut aut, “nessuno stralcio” di parti del ddl Cirinna’, quindi l’articolo 5 resta dov’e’, il testo attuale della legge non si tocca. I Giovani turchi del Pd sono categorici. “Il Pd unito puo’ e deve dire di piu’ sul tema, di cui molto si discute, della maternita’ surrogata. La nostra proposta e’ di presentare un provvedimento ad hoc per un intervento normativo piu’ stringente a tutela delle donne”. Non e’ l’unica proposta che la componente ‘Rifare l’Italia’ mette in campo, ma nello specifico i parlamentari Verducci, Giuseppina Maturani e Daniele Borioli, per tentare di sbloccare l’impasse sulle unioni civili e, soprattutto, ricompattare il partito. In pratica, la proposta prevede un intervento normativo, con tre soluzioni possibili: “o intervenendo – ha spiegato Verducci – sulla legge 40, dove gia’ e’ presente il divieto del cosiddetto utero in affitto, magari inasprendo le pene accessorie per chi e’ condannato – dove si rischiano dai 3 mesi ai 3 anni di carcere – e un rafforzamento del tema; oppure con un intervento sulla legge sulle adozioni o, infine, con un provvedimento ad hoc”. Ma per i Giovani turchi una cosa e’ certa: “Non si interviene dentro la legge Cirinna’ che, nonostante quanto dicano molti, non riguarda in alcun modo la maternita’ surrogata”. Infine, si puo’ intervenire anche sul fronte delle convenzioni internazionali, conclude Verducci.