Sicilia, l’eterno precariato pagato dalla Regione. Da 28 anni lavorano 22 mila persone

Sicilia, l’eterno precariato pagato dalla Regione. Da 28 anni lavorano 22 mila persone
Palazzo d'Orleans, sede del governo siciliano
19 febbraio 2016

In Sicilia soltanto i precari che lavorano da quasi 28 anni negli enti locali sono circa 22 mila. Un numero impressionante che sopravvive grazie alle reiterate proroghe della Regione Siciliana. Infatti, questo personale viene pagato con le somme che mette a disposizione la Regione anno dopo anno. Una vicenda, questa, che come in altri casi, e’ diventata un vero e proprio caso. Alla luce di questo scenario, il vice presidente vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana, Antonio Venturino, dà vita a due bozze legislative. “La buona politica non puo’ che sostenere la riforma organica del settore e il contributo ordinario e non a tempo determinato – spiega Venturino – in Commissione Lavoro sono fermi due ddl a mia firma che avvierebbero un percorso virtuoso per la risoluzione del problema, senza spese ulteriori per la Regione. Occorre che l’Assemblea regionale, il Governo con il coinvolgimento dello Stato e i sindacati mettano fine una volta per tutte a questo calvario istituzionale di Stato anche per un senso di civilta’, non si puo’ utilizzare il personale per oltre 36 mesi senza incorrere nell’abuso come previsto dalla legislazione europea in materia che, ricordo, vale anche per la Sicilia”. Insomma, “no a soluzioni fantasiose che hanno come unica ragione quella di fare del precariato manovra di massa per fini elettorali, si eviti la demagogia, con le solite e reiterate proroghe. I lavoratori sono vittime di un sistema politico che li ha usati e che vorrebbe continuare ad usarli. Governo e Assemblea regionale – conclude Venturino – abbiano il coraggio di voltare pagina una volta per tutte affrontando con serieta’ la questione e trovando una soluzione organica e definitiva, coinvolgendo anche il legislatore statale”.

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