Brexit, accordo all’unanimità. Renzi: ora riflessione sull’Europa

Brexit, accordo all’unanimità. Renzi: ora riflessione sull’Europa
20 febbraio 2016

di Maurizio Balistreri

Dopo oltre 24 ore di negoziato è’ stato raggiunto un accordo all’unanimità sulla Brexit. “Accordo. Sostegno unanime per il nuovo assetto del Regno Unito nell’Ue”, ha annunciato con un tweet in tarda serata il presidente del Consiglio Donald Tusk. Com’è noto, entro la fine del 2017 i cittadini britannici saranno chiamati con un referendum ad esprimersi sulla permanenza nell’Unione Europea. Il concretizzarsi del referendum ha dato origine a una valanga di ipotesi sulle possibili conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’UE, o Brexit. Il testo dell’accordo con l’Ue, tra l’altro, prevede che la Gran Bretagna potrà attivare per 7 anni il cosiddetto ‘freno d’emergenza’ per l’accesso dei benefici al welfare. Il documento precisa che la limitazione si applicherà “a tutti i lavoratori nuovi arrivati per un periodo di 7 anni”. L’accesso ai benefici è graduale nell’arco di quattro anni. La richiesta di Cameron era di 7 anni, rinnovabili per due periodi di 3 anni ciascuno.

I LEADER UE Il premier britannico David Cameron: “Ho negoziato un accordo per dare al Regno Unito uno speciale status nella Ue. Lo sosterrò domani (oggi, ndr) al consiglio dei ministri”. “Come tutti i britannici – ha aggiunto – avevo dubbi sulla Ue come organizzazione e ancora ce li ho, ma non bisogna starne fuori solo perché è frustrante, la risposta è stare in una Ue riformata”. Tra Regno Unito ed Unione europea e’ “crisi di coppia”, come hanno dimostrato le parole dei diretti interessati al termine dei lavori del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Cameron:  “Non amo Bruxelles, amo la Gran Bretagna”. Parole che non sono passate inosservate ai leader di Consiglio europeo e Comissione europea, Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, replicando: “I amo la Gran Bretagna e amo Bruxelles”, ha detto Tusk, dando il ‘la’ a Juncker, che ha volutamente risposto per le rime a Cameron. “Amo Bruxelles piu’ di altre parti d’Europa”, ha detto con ironia pungente Juncker. La Gran Bretagna ha ottenuto pure che “al momento della prossima revisione dei Trattati” verrà inserito un paragrafo in cui sarà esplicitamente scritto che Londra è esentata dal concetto di “ever closer Union” (“Unione sempre più stretta”, il principio su cui si fonda l’Europa sin dal Trattato di Roma del 1957). L’accordo tra Ue e Gran Bretagna entrerà in vigore solo quando il governo britannico comunicherà che il referendum avrà confermato la volontà di restare nella Ue. Nel testo dell’accordo è scritto che l’intero pacchetto di accordi, in caso contrario, “cesserà di esistere”.

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RENZI Matteo Renzi da Bruxelles, ha definito l’intesa “un buon compromesso” e afferma che “ora la parola ” sul futuro di Londra nell’Ue o fuori “spetta ai cittadini britannici” che si esprimeranno con un referendum sull’accordo raggiunto. L’accordo sulle nuove relazioni fra Regno Unito e Europa deve essere l’occasione per avviare una riflessione “su che cos’e’ l’Europa”: secondo Renzi, infatti, “se non ripartiamo con un’Europa innovativa, affascinante, dinamica, comunque perdiamo la sfida con la storia”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che la campagna elettorale per il referendum sara’ l’occasione di discutere “non solo nel Regno Unito, perche’ il rischio e’ quello di perdere il sogno originale dell’Europa”. E anche “se per i cultori del diritto europeo” i termini dell’accordo raggiunto possono ” essere considerati un precedente”, secondo il premier “il bicchiere e’ piu’ mezzo pieno, anzi pieno a tre quarti, che mezzo vuoto” perche’ “e’ meglio un Regno Unito che fa chiarezza rispetto a continuare con un atteggiamento ondivago nei confronti dell’Europa”.

 

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