La Commissione europea “applicherà con saggezza” le regole del Patto di stabilità e di crescita e non spingerà per una “austerità stupida e cieca”. Lo ha affermato il presidente Jean-Claude Juncker, durante la conferenza congiunta a Roma con il presidente del consiglio Matteo Renzi. Sui margini di bilancio che l’Italia può sperare di vedersi riconoscere “vi rinvio alla comunicazione della Commissione” che arriverà in primavera e alle comunicazioni passate. Juncker ha nuovamente rivendicato che la Commissione “non è un assembramento di burocrati. Non è una commissione che vedrebbe virtù in una austerità stupida e cieca”. La necessità di risanare i conti “non deve far perdere di vista la necessita assoluta di ritrovare in Europa una crescita più durevole. Una Europa che accettasse come fatalità un numero così alto di disoccupati non è l’Europa che sogno. Applicheremo le regole con saggezza”, ha concluso Juncker.
Da parte sua, il premier Matteo Renzi, ha detto che L’Italia userà la flessibilità consentita e rispetterà gli impegni su deficit e debito, ma la sola austerity è “stupida”. “Pensiamo che l’Italia stia facendo più che i propri compiti a casa. Useremo la flessibilità consentita, pensiamo non si debba mettere in discussione la flessibilità e che in un clima come questo, di crisi internazionale, chi si affidasse alle politiche dell’austerity commetterebbe un errore. Oggi Juncker ha detto che l’austerity è stupida: sottoscrivo”. “Accanto a questo, c’è bisogno di dare messaggi di rispetto delle regole: il debito in Italia deve andare giù, non perché ce lo chiede Juncker ma perché in un Paese che pensa ai propri figli il debito deve ridursi. Noi vogliamo ridurre il debito pubblico italiano. La legge di stabilità del 2015 fatta insieme a Jean-Claude dimostra che il deficit è il più basso e scenderà ancora nel 2016 e nel 2016. Il debito inizia a scendere dal 2016. Le politiche di serietà del bilancio sono giuste”.