Unicef, un bambino su tre in Siria conosce soltanto la guerra

Unicef, un bambino su tre in Siria conosce soltanto la guerra
14 marzo 2016

Un bambino siriano su tre conosce soltanto la guerra e nel 2015 è cresciuto il livello di reclutamento di soldati bambini, anche di sette anni, spesso impiegati anche come boia o cecchini. E’ il triste e allarmante quadro che ha presentato l’Unicef per l’inizio del sesto anno di conflitto in Siria. Un’intera generazione costretta a lasciare la scuola e la propria casa, bambini spesso orfani e costretti a combattere, secondo l’Unicef. “Ogni bambino siriano sotto i cinque anni non conosce altro che la vita in tempi di guerra, si tratta di circa 2,9 milioni di bambini in Siria e almeno 811mila nei Paesi vicini”. “In cinque anni di guerra, milioni di bambini sono cresciuti troppo in fretta. Mentre la guerra continua, i bambini combattono un conflitto degli adulti, abbandonano la scuola, sono costretti a lavorare e le ragazzine a sposarsi presto”, ha dichiarato Peter Salama, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. In Siria “circa sette milioni di bambini vivono in povertà con una fanciullezza di deprivazione e perdite”.

Più di 200mila bambini vivono in aree sotto assedio, secondo il report, almeno 2,1 milioni in Siria e 700mila nei Paesi vicini, non frequentano la scuola. Inoltre preoccupa il trend in “crescita del reclutamento dei bambini” dall’esercito e dai gruppi armati tramite l’offerta di “regali e ‘salari’ fino a 400 dollari al mese”. Dal 2014 in particolare vengono arruolati bambini sempre più piccoli, anche di sette anni. La metà dei casi verificati dall’Unicef riguardano ragazzini sotto i 15 anni, erano meno del 20% nel 2014. “Le parti in causa nel conflitto stanno usando i bambini per uccidere, anche come boia o cecchini”.

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