Un ragazzo di circa 26 anni è deceduto in via della Vasca Navale, all’ingresso dell’Università Roma Tre. Stando alle prime informazioni, il giovane si sarebbe suicidato con un colpo d’arma da fuoco nelle vicinanze della facoltà di Ingegneria. Sul posto è intervenuta la polizia e il 118. Il ragazzo è deceduto sul colpo. Stando alle prime testimonianze, sembra che il ragazzo, proprio davanti all’ingresso dell’ateneo, abbia estratto la pistola e si sia sparato alla testa. Alla scena sarebbero state presenti diverse persone. Quando è stato soccorso sembra che la vittima stringesse ancora la pistola in mano. Secondo le prime informazioni il giovane era originario di Potenza, era probabilmente iscritto al secondo anno di Ingegneria meccanica. Alcuni studenti vociferano che avesse il porto d’armi. Sulla vicenda indaga la polizia. Uno dei testimoni al momento del suicidio si è sentito male ed è stato portato in stato di shock all’ospedale Sant’Eugenio.
Alcuni studenti hanno assistito agli attimi appena successivi al suicidio del ragazzo. Uno di loro racconta: “Sono uscito dalla sede secondaria, ho preso la macchina con una mia amica per andare in quella principale. Avevo la musica accesa e non ho sentito spari. Quando sono arrivato all’entrata della prima sede, nel cortile con la sbarra, ho visto il corpo di un ragazzo riverso a terra con una chiazza di sangue attorno alla testa. Sono rimasto in macchina ma era a tre metri da me. Ho visto che era già morto. C’erano poche persone, quattro o cinque al massimo. La polizia e l’ambulanza non erano ancora arrivate. Ho chiesto al guardiano cosa fosse successo e mi ha risposto “si è sparato”. Vedevo le mani ed il volto ma non la pistola. Ho avuto paura che gli avessero sparato e me ne sono andato”.