Marina Berlusconi, troppi pregiudizi su di noi. Diventare più grandi? E’ inevitabile

Marina Berlusconi, troppi pregiudizi su di noi. Diventare più grandi? E’ inevitabile
21 aprile 2016

“È francamente incomprensibile. Come si fa a penalizzare così chi, in un’industria dei media che fa molta fatica, investe e ha coraggio? È la solita storia”. Così al Corriere della Sera Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, sulla multa di 51 milioni dell’ Antitrust a Mediaset Premium per i diritti del calcio, aggiungendo: “E’ un provvedimento incomprensibile. I fatti parlano chiaro. Con Premium, Mediaset ha rotto un monopolio, ha offerto al pubblico un’ alternativa; ha tenuto alto il valore dei diritti del calcio; ha investito centinaia di milioni di euro e valorizzato il digitale terrestre per l’ intero Paese”. Marina Berlusconi non nasconde quindi la soddisfazione per il fatto che il gruppo di cui è a capo sia tra i protagonisti del consolidamento in atto nel mondo dei contenuti: “È una strada segnata. L’ industria dei media, in Italia come ovunque, deve accelerare, pensare più in grande, e cercare l’ aggregazione, l’ unione delle forze. Il nostro gruppo, da Mediaset a Mondadori, è stato tra i primi a muoversi, e mi pare molto bene. Siamo tornati all’ attacco, grazie al fatto che in questi anni difficili abbiamo saputo creare le condizioni e le risorse per poterlo fare. Sperando però che ce lo lascino davvero fare”. “Sull’ atteggiamento dell’ Authority preferisco sorvolare – dice invece sull’ imposizione di cedere Marsilio e Bompiani -. Ma mi ha colpito il fatto che fin dal documento con cui ha aperto l’ istruttoria venissimo descritti come potenziali sopraffattori. L’ impressione che un pregiudizio abbia potuto in qualche modo condizionare il giudizio è legittima”. Su Rcs Libri la presidente di Fininvest e Mondadori fa sapere: “Non ci interessava il primato in Italia ma le dimensioni per poter almeno competere con i colossi dell’ editoria nel mondo”. Quanto allo “scambio con Vivendi – aggiunge – è per crescere ed è la dimostrazione della giusta strategia di espansione decisa da mio fratello Piersilvio” mentre, avverte, “il tema Telecom non è sul tavolo”.

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