Il numero di donne sindaco è cresciuto in modo rilevante negli ultimi 30 anni. Nel 1986 145 comuni erano amministrati da donne sindaco; con un lento ma progressivo incremento il numero di “sindache” ha raggiunto nel 2015 il valore complessivo di 1.066. il loro numero è cresciuto di più di 7 volte in 30 anni. In generale le amministrazioni che negli ultimi dal 1986 al 2015 sono stati amministrati almeno una volta da una donna sindaca sono 2.659: un dato in costante crescita negli ultimi anni, con il 33,2% delle amministrazioni comunali ha avuto nel suo recente passato una sindaca. Sono alcuni dei dati della ricerca ‘Le donne amministratrici – La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali curata da Cittalia e presentata oggi in occasione degli stati generali delle amministratrici. Le regioni italiane in cui si ravvisa storicamente una maggiore presenza di donne sindaco sono l’Emilia-Romagna, dove oltre la metà dei comuni è stato amministrato negli ultimi 30 anni da donne (171 comuni, pari al 51,2%), seguita da Toscana (43,7%) e Lombardia (41,5%).
L’incidenza delle donne sul totale degli Amministratori è pari al 27,7%. Fra i Sindaci le donne rappresentano solo il 13,7%, più alta la percentuale di donne tra i vicesindaci (24,3%), mentre i Presidenti del Consiglio sono donne nel 22,3% dei casi. È soprattutto nei piccoli comuni che si ravvisa una maggiore presenza di donne sindaco (790 su 1066 complessive nei comuni fino a 5000 abitanti) mentre le consigliere hanno un’incidenza maggiore nei comuni tra 5000 e 10000 abitanti. La categoria dove l’incidenza femminile all’interno della singola carica è maggiore è quella delle donne assessore (35,8%, in ascesa di 4,6 punti percentuali rispetto al 2014). Nonostante questo aumento lento ma costante negli ultimi anni (nel 1986 erano solo 1.459, pari al 6,4% delle totale: le donne assessore sono quasi quintuplicate in trenta anni) la composizione delle giunte comunali vede ancora una debole rappresentanza femminile: le assessore ad oggi sono solo 7.235, poco più di un terzo del totale degli assessori in Italia. Da un’analisi delle deleghe maggiormente assegnate alle donne assessore risulta che circa un terzo sono impegnate su temi relativi casa, famiglia, scuola e politiche sociali, il 13% su cultura, sport e turismo mentre un significativo 11% si occupa di innovazione, decentramento e risorse umane.