“In una prospettiva a lungo termine, nei prossimi 10-15 anni, il numero delle banche analogiche crollera’ a favore di quelle digitali: contro le attuali 20 mila banche e filiali ne sopravviveranno solo alcune dozzine digitali nel mondo”. Cosi’ il presidente di Banca Mediolanum, Ennio Doris (foto), in occasione della prima tappa del Mediolanum Tour effettuata a Palermo. Secondo Doris, gli scenari legati al mondo degli istituti bancari sono destinati a cambiare velocemente, travolti dalle innovazioni tecnologiche: “Nell’arco di 15 anni -ha proseguito- saranno pochissime le persone che non useranno la tecnologia. A quel punto, bastera’ una sola filiale fisica in tutto il Paese e, grazie ai moderni strumenti, i servizi saranno alla portata di tutti”. Essenziale, quindi, continuare a investire in sviluppo e tecnologia. “Una rivoluzione, tuttavia, che sara’ accompagnata da una drastica riduzione dei posti di lavoro: gli impiegati verranno sostituiti dalla tecnologia ma cresceranno altre figure, come i promotori finanziari”. E il destino delle piccole banche e medie? “Nella migliore delle ipotesi verranno assorbite, altrimenti chiuderanno”. In quel caso, ha aggiunto il numero uno di Mediolanum, per i loro investitori, a tutelarli ci sara’ il “Bail-in”. Ancora il presidente di Banca Mediolanum: “Dopo il fallimento di banche come Lehman Brothers, gli Stati hanno speso cifre folli per salvare i loro sistemi bancari, cifre a carico dei contribuenti. Si e’ deciso che questo non poteva piu’ avvenire. Da ora in avanti bisogna chiedersi se una banca e’ solida e solvibile. Un modo per tutelarsi e’ conoscere il suo indice di solidita’”. Le banche considerate solide, ha concluso Doris, “arrivano almeno a 10-11 come indice, nel nostro caso arriva al 19,66. Ma e’ importante che le banche facciano utili. E noi abbiamo raggiunto un indice di solidita’ altissimo perche’ abbiamo fatto sempre utili”.