A 23 anni Sinner riscrive la storia del tennis italiano, Zverev ko in tre set

Il tennista azzurro ha trionfato nuovamente agli Australian Open e consolidando la sua posizione di numero uno al mondo

Jannik Sinner

Jannik Sinner

Jannik Sinner ha confermato il suo dominio sul tennis mondiale, trionfando nuovamente agli Australian Open e consolidando la sua posizione di numero uno al mondo. In una finale spettacolare disputata alla Rod Laver Arena, l’azzurro ha superato il tedesco Alexander Zverev con un netto 6-3, 7-6, 6-3, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria forza mentale e fisica.

A soli 23 anni e 163 giorni, Sinner ha conquistato il suo terzo Slam in carriera, diventando il più giovane tennista a vincere due Australian Open consecutivi dai tempi di Jim Courier nel 1992-93. Questo successo non solo rafforza il suo status di stella emergente, ma lo rende anche il tennista italiano con più titoli Slam nella storia, superando il leggendario Nicola Pietrangeli.

La finale è stata una vera e propria dimostrazione di superiorità da parte di Sinner, che ha imposto il suo gioco sin dalle prime battute. Il primo set si è sbloccato all’ottavo gioco, quando l’altoatesino ha approfittato di un errore di rovescio di Zverev per ottenere il break decisivo e chiudere il set in 46 minuti. La freddezza e la precisione di Sinner nei momenti cruciali hanno fatto la differenza, confermando la sua capacità di gestire la pressione nei grandi appuntamenti.

Il secondo set è stato il più combattuto, con Zverev che ha cercato di rimanere agganciato alla partita, ma alla fine ha dovuto cedere al tie-break. Il momento chiave del set è stato un lungo scambio di 21 colpi nel dodicesimo game, vinto da Sinner con un passante straordinario che ha mostrato tutta la sua lucidità e tenacia. Nel tie-break, l’azzurro ha mantenuto il controllo, sfruttando un fortunato net su un incrocio per ottenere il punto decisivo e portarsi avanti di due set a zero.

Nel terzo set, Sinner ha continuato a imporre il suo ritmo, ottenendo il break decisivo al sesto game e chiudendo la partita con un altro 6-3 in 2 ore e 42 minuti. La capacità di Sinner di mantenere alta la concentrazione e di adattarsi alle diverse situazioni di gioco ha impressionato non solo i tifosi, ma anche gli addetti ai lavori.

Nelle interviste post-partita, Sinner ha mostrato grande sportività e rispetto per il suo avversario. “Innanzitutto voglio parlare di Sascha” ha dichiarato l’azzurro. “È stata una giornata complicata per te, il tuo team e la tua famiglia, ma sei un giocatore straordinario. Continua a credere in te stesso, sappiamo quanto sei forte come giocatore e persona”. Il giovane campione ha poi rivolto parole di gratitudine al suo team: “Abbiamo lavorato tanto per essere di nuovo in questa posizione. È bello condividere di nuovo tutto questo con voi.”

Alexander Zverev, pur sconfitto, ha elogiato il talento di Sinner e ha espresso la sua determinazione a continuare a lottare per un trofeo major. “Complimenti, Jannik, te lo sei meritato. Sei il numero uno al mondo e non di poco. Speravo di essere più competitivo, ma sei troppo forte,” ha dichiarato il tedesco. “Ringrazio il mio team. Ce la stiamo mettendo tutta, sono io che non sono abbastanza forte. Senza di voi non sarei senz’altro qui. Non so se ce la farò mai a vincere il trofeo, ma tornerò e continuerò a provarci.”

Con questa vittoria, Jannik Sinner si conferma come l’eroe del tennis italiano. Primo italiano a vincere tre Slam, due Australian Open e gli US Open, al termine di un 2024 da favola, nato a Melbourne e tornato oggi a Melbourne. Con 19 titoli del circuito maggiore, tra i quali spiccano tre prove del Grande Slam, quattro tornei Masters 1000 e un ATP Finals, è il tennista italiano più vittorioso dell’era Open. La sua carriera promette di essere ancora più straordinaria, con un futuro pieno di successi.

Nato il 16 agosto 2001 a San Candido, un piccolo comune nel cuore delle Dolomiti, Sinner è diventato in breve tempo uno dei tennisti più promettenti del panorama mondiale. Fin da giovane, Jannik ha mostrato un talento straordinario per gli sport. Prima di dedicarsi al tennis, infatti, si è distinto anche nello sci alpino, sport che ha praticato sin da piccolo. Tuttavia, la sua passione per il tennis ha prevalso, e nel 2013 ha deciso di intraprendere la carriera agonistica, a soli 12 anni, con una decisione che si è rivelata cruciale per la sua carriera.

Il percorso di Sinner verso il successo è stato rapido e impressionante. Ha scalato rapidamente le classifiche junior, mettendo in evidenza le sue straordinarie doti fisiche, la sua tecnica raffinata e una mentalità vincente fuori dal comune. Nel 2018, a soli 17 anni, ha ottenuto il suo primo titolo a livello ATP, vincendo il torneo Challenger di Bergamo, un successo che lo ha catapultato definitivamente nel circuito professionistico.

Il 2019 è stato l’anno che ha segnato la vera e propria ascesa di Sinner nel panorama tennistico internazionale. A soli 18 anni, ha disputato il suo primo torneo del Grande Slam agli Australian Open. Sinner ha iniziato a suscitare l’interesse dei media e degli addetti ai lavori, che lo vedevano come una delle giovani promesse più interessanti della sua generazione.

Il suo vero salto di qualità è avvenuto nel 2020, quando ha vinto il suo primo titolo ATP 500 a Sofia, sconfiggendo in finale un avversario di grande calibro come David Goffin. Questo successo lo ha consacrato definitivamente come uno dei tennisti più promettenti del circuito, confermando la sua crescita esponenziale. Ma non è stato solo un singolo trionfo: Sinner ha continuato a farsi notare anche in altri tornei di grande livello, raggiungendo per la prima volta gli ottavi di finale a Roland Garros e ottenendo altri risultati importanti.

Successivamente, sono arrivate le vittorie di Washington (primo ATP 500), Toronto (primo Masters 1000), e ancora Miami nel 2022, Indian Wells nel 2023, dimostrando che il suo gioco è in continua evoluzione. La stagione dei record si è aperta con il trionfo forse più importante: Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open, rivelandosi al mondo come il futuro del tennis assieme al suo rivale Carlitos Alcaraz.

L’Italia aveva conquistato il suo unico Slam in Era Open con Adriano Panatta 48 anni fa al Roland Garros. L’altoatesino, guidato dal tandem Vagnozzi-Cahill, ha rimontato in finale Daniil Medvedev al quinto set dopo aver eliminato Djokovic e è diventato re di Melbourne a soli 22 anni.

L’incontenibile ragazzo di San Candido ha sbaragliato la concorrenza negli Stati Uniti per il Sunshine Double, perdendo in semifinale contro Alcaraz a Indian Wells, e vincendo il terzo titolo dell’anno a Miami in finale contro Grigor Dimitrov. Nella stagione da autentico fenomeno, da alieno sul cemento, ha raggiunto il numero uno al mondo e ha conquistato il secondo titolo Slam agli US Open, perdendo solo due set nelle due settimane di Flushing Meadows e dominando in finale il beniamino di casa Fritz.

È il primo tennista italiano a vincere il torneo maschile nella Grande Mela, il secondo in generale dopo Flavia Pennetta (2015). Successivamente, è arrivata anche la seconda Coppa Davis e il cammino verso gli Australian Open 2025. Con un futuro che si preannuncia luminoso, Jannik Sinner continua a scrivere la storia del tennis italiano e internazionale, ispir