A sei mesi dall’Europeo francese è andato in scena a Dubai un prologo di Italia-Belgio, la sfida d`esordio che vedrà gli Azzurri opposti alla squadra che guida il ranking FIFA. Protagonisti sul palco di Globe Soccer i Ct delle due Nazionali, Antonio Conte e Marc Wilmots. “Con tutto il rispetto per gli attaccanti azzurri – le parole del Commissario tecnico belga, premiato come miglior tecnico del 2015 riportate dal sito della Figc – io all`Italia toglierei Verratti e i difensori della Juve: sono loro il punto di forza di una squadra che da sempre è temibile per come sa comandare i tempi di gioco a centrocampo”. “È difficile individuare un punto di forza nel Belgio – la replica di Conte – sono tutti bravi. Tra Lukaku eBenteke in attacco, Hazard, Witsel e Nainggolan a centrocampo, senza dimenticare Kompany dietro. È dura dare un’indicazione. Il massimo è poi in porta: oltre a Courtois non dimentichiamo il portiere del Liverpool (Mignolet, ndr), che contro di noi sembrava insuperabile. Se i belgi sono in cima al ranking non è un caso, ma il frutto di un lavoro di anni. Più che un singolo giocatore ruberei l’intero movimento calcistico. Possono fare bene in questo Europeo e porre basi importanti per il futuro”. In occasione del workshop dedicato agli allenatori, il Ct azzurro ha poi parlato del ruolo del tecnico e della sua esperienza alla guida della Nazionale: “C’è un allenatore che decide per il bene comune, che stride un po’ con il singolo. Penso che per noi sia molto importante essere credibili in tutto quello che si fa, sia da un punto di vista tattico sia nei comportamenti, sia nel riprendere il campione che il giovane che viene dal vivaio. Oltre che dai calciatori siamo giudicati dallo staff.
Ci vuole tanto per costruire un’immagine e una credibilità e non ci vuole niente per perderla. Il mio rammarico come selezionatore è di non riuscire a incidere come vorrei, ma mi sento un allenatore molto più completo. Ho imparato a ottimizzare in pochi giorni il lavoro che magari in un club si fa in un mese”. Nella sesta edizione degli Awards di Globe Soccer come da pronostico Messi si è aggiudicato il premio di miglior giocatore, mentre ad Andrea Pirlo è stato consegnato il premio alla carriera: “C’è la possibilità di giocare l’Europeo – ha dichiarato il centrocampista azzurro – ma dipenderà molto da me, da quello che farò vedere sul campo. Sono ancora molto motivato, cercherò fino all’ultimo di mettere in difficoltà l’allenatore”. Pirlo ha parlato anche del suo rapporto con Conte, suo allenatore anche ai tempi della Juventus: “Abbiamo condiviso grandissimi successi insieme. Adesso è il Ct della Nazionale, però per noi non è cambiato niente. Lui sa che gioco ancora e mi può vedere quotidianamente nel campionato americano. Il rispetto e quello che abbiamo condiviso insieme rimarranno per sempre”.