Scienza e Tecnologia

A Oxford si studia test in 30 minuti per Covid-19. Analisi in corso anche in Italia

Un team di ricercatori dell’Università di Oxford, nel Regno Unito, sta lavorando per testare e far produrre su larga scala un test rapido per la ricerca del coronavirus Sars-Cov2 in pazienti potenzialmente affetti da Covid-19. Si tratta di un test, basato sulla tecnica LAMP (Loop-mediated isothermal AMPlification) messa a punto in Giappone nei primi anni 2000, in grado di fornire risultati in circa mezz’ora anziché nelle 2 ore della tecnica con Proteina C-Reattiva (Pcr) normalmente usato nei tamponi tradizionali. Un ottimo strumento che potrebbe facilitare la diagnosi precoce dell’infezione e accelerare interventi sanitari e cure. Se il reagente, dopo mezz’ora a 65 gradi centigradi, diventa giallo, il risultato è positivo; il paziente testato è affetto da Covid-19, se invece resta rosa il risultato è negativo.

“Ora dobbiamo ottenere la convalida della sperimentazione clinica e l’approvazione normativa – ha spiegato Zhanfeng Cui, docente di Ingegneria chimica all’Università di Oxford – per questo motivo dobbiamo fare almeno un centinaio di test, tra positivi e negativi. Dopodiché potremo validare il test. A quel punto parleremo con le grandi aziende farmaceutiche e cercheremo partner per realizzare una produzione su larga scala. Se tutto va bene, speriamo che il test possa essere disponibile tra due o quattro settimane”. C’è da dire che test simili, con risultati più o meno affidabili, sono in corso un po’ in tutto il mondo, anche in Italia. In particolare in Campania si stanno già sperimentando analisi rapide, soprattutto in ambiente ospedaliero, per l’identificazione precoce dell’infezione da Coronavirus Sars-Cov2 sia nel personale sanitario sia nei pazienti presenti nelle aree di pre-triage.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da