Novant’anni di cultura italiana in mostra a Palazzo Branciforte a Palermo. E’ l’esposizione “Treccani 1925-2015. La cultura degli italiani”, che fino al 14 febbraio 2016 ripercorrerà attraverso foto, documenti, volumi, video e incisioni, i passaggi chiave che hanno contribuito a determinare l’identità del nostro Paese attraverso il ‘900 e i primi anni del nuovo millennio. Dopo Roma, sede dell’Istituto fin dalla nascita, e Milano, la città legata alla figura del fondatore Giovanni Treccani, la mostra approda nella sede della Fondazione Sicilia, nella terra che diede i natali all’altro fondatore, Giovanni Gentile. L’allestimento, curato da Loredana Lucchetti, Alberto Melloni e Marco Pizzo, comprende un percorso documentale scandito per anni ed eventi. Sui pannelli, sotto ai monitor con le immagini salienti di quasi un secolo di storia d’Italia, sono riportati i lemmi che hanno fatto il loro ingresso di volta in volta nell’enciclopedia. Quindi 42 fotografie e 54 documenti, oltre 400 volumi e sette codici. E ancora dieci touch screen per navigare nella grande enciclopedia telematica. Uno spazio, inoltre, è dedicato a un’opera in bronzo di Mimmo Paladino, “La conoscenza, che raffigura un “lettore riflessivo” che osserva una sfera poggiata su un grande libro aperto. Tra i documenti esposti, ci sono la firma di Enrico Fermi a un contratto del 1927 per la sua redazione della voce “atomo”. Secondo Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia e vicepresidente dell’Enciclopedia Treccani, la sfida oggi è trovare un equilibrio fra tradizione e innovazione: “Cerchiamo adesso di guardare avanti. La sotira d’italia è segnata dalla cultura della Treccani, la storia dei giovani è segnata dalla capacità che avrà la Treccani di sapersi misurare con i nuovi linguaggi e le nuove tecnologie e i nuovi spazi della comunicazione”, ha concluso Puglisi.
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