A Pompei una tomba testimonia la presenza del mondo greco

Nell’area Porta Sarno, con i resti di Marcus Venerius Secundio VIDEO

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Una nuova scoperta a Pompei: chi usciva da Porta Sarno nella città romana si trovava di fronte questa tomba, ora riesumata da una campagna di scavo: sepoltura molto particolare, la prima prova dell’esistenza di spettacoli in lingua greca nella città sepolta dal Vesuvio. Lo dice l’iscrizione sulla lastra marmorea: il sepolto Marcus Venerius Secundio, liberto, custode del tempio di Venere, lui da solo organizzava spettacoli in greco e latino, spiega il direttore generale del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel: “E’ la prima testimonianza certa di esibizioni in lingua greca a Pompei; sappiamo che soprattutto le persone d’elite imparavano il greco; adesso abbiamo la notizia che si tenevano anche spettacoli in greco. Un mondo davvero aperto al Mediterraneo”.

La tomba di Marcus Venerius Secundio è anche affrescata, e contiene inoltre i resti del suo proprietario, un’altra scoperta particolare perché all’epoca nel primo secolo si preferiva la cremazione per gli adulti. Mantenuto in una camera chiusa, il corpo si è preservato così bene da sembrare mummificato: “Si vedono i capelli, si vedono i resti di un orecchio; bisogna capire se questo era intenzionale o meno” spiega Zuchtriegel.