A Priolo 82 milioni per bonifica ma Regione Siciliana non firma

eni idrocarburi petroli

Per le aree inquinate dell”area industriale di Priolo Gargallo dove “la contaminazione dei suoli è ascrivibile alla presenza di metalli pesanti, diversi idrocarburi, diossine e altro”, “diverse aree interne al sito sono state bonificate e riavviate alla reindustrializzazione (impianti fotovoltaici). Non sono mancati neanche gli interventi per le aree private, sempre interne al sito, per le quali sono stati approvati 17 progetti di bonifica, per i suoli e le acque di falda dei principali insediamenti industriali”.

Lo ha detto il sottosegretario all”Ambiente Silvia Velo rispondendo a un”interrogazione di Oreste Pastorelli (Psi) in commissione Ambiente alla Camera. Il sottosegretario ha ricordato come sono state stanziate risorse “per un importo complessivo di 82.090.570,26 di euro”, inserite nella bozza di accordo di programma quadro ”rafforzato” per il Sin di Priolo. “Tuttavia – ha sottolineato – ai fini della stipula, la Regione siciliana non ha ancora implementato il testo con le schede di intervento, richieste dal ministero dell”Ambiente il primo agosto 2014 e dal ministero dello Sviluppo economico il 5 settembre 2014. Infine, si evidenzia che con nota del 29 ottobre 2014 il dipartimento della programmazione della Regione siciliana ha comunicato al dipartimento regionale acque e rifiuti che le risorse della delibera Cipe n. 87/2012 ”sono a forte rischio di disimpegno. Ne consegue che non esisterebbero le condizioni per la sottoscrizione di un Apqr rafforzato, venendo meno le risorse di cui alla delibera Cipe 87/2012””.