A rischio sicurezza 400 milioni di computer

10 aprile 2014

Come precedentemente annunciato, da oggi la Microsoft non fornirà più supporto tecnico al sistema operativo Windows Xp. In particolare l’azienda di Redmond si rifiuta, dopo 13 anni di servizio, di aggiornare ancora un sistema operativo obsoleto per rimediare alle continue “falle” informatiche e, di conseguenza, di proteggere i milioni di computer che ancora lavorano su Windows Xp.  Infatti, nonostante il rilascio di versioni sempre più aggiornate e al passo con i tempi negli ultimi dieci anni, come Windows Vista, 7 e 8, Xp risulta installato su un terzo dei computer del mondo, circa 400 milioni di PC recensiti ufficialmente, e si calcola che in Cina il 50% dei computer abbia ancora tale sistema operativo.

Cosa accadrà quindi da oggi dal momento che la Microsoft non concederà più aggiornamenti (“patch”) sulla sicurezza su questo prodotto? Si teme che tutti i computer che hanno ancora Windows Xp diventino obiettivo ideale di cybercriminali ed hacker, che potrebbero facilmente penetrare in computer che custodiscono dati riservati e preziosi.  A rischio soprattutto i computer delle banche, e anche quelli che si collegano ai propri istituti bancari attraverso Xp, i cui dati personali di online banking (user ID e password) potrebbero facilmente essere “bucati” e rubati da malfattori. In pericolo anche i computer dei magistrati, carabinieri, polizia e guardia di finanza, che accedono a banche dati interne, dove sono depositati informazioni sensibili di tantissime persone. Le pubbliche amministrazioni potrebbero essere soggette a spionaggio informatico, e, inoltre anche il 23,8% delle piccole e medie imprese italiane ancora oggi utilizza Windows Xp.

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