A San Marino manca il vaccino, governo italiano inadempiente
Nel paese del Titano i 33.616 abitanti non hanno visto nemmeno una dose
Da quando è iniziata la campagna in Europa sono passati 44 giorni e nella Repubblica di San Marino continua a non esserci traccia del vaccino anti Covid-19. In altri piccoli stati come Andorra hanno già eseguito la profilassi oltre mille abitanti, più di 2.400 a Monaco, oltre 800 in Liechtenstein e pure in Vaticano la vaccinazione è ormai alle fasi finali. Nel paese del Titano, invece, i 33.616 abitanti non hanno visto nemmeno una dose. “Stiamo lavorando alacremente” dice il Congresso di Stato, mentre monta la polemica portata avanti dalla minoranza, la lista Libera e Repubblica futura.
Le dosi di vaccino (Pfizer) non sono ancora state consegnate perché qualcosa si è inceppato forse in Europa o forse a Roma. L’unica cosa certa è che il Governo italiano risulta inadempiente rispetto all’intesa firmata l’11 gennaio dal segretario di Stato sanmarinese, Roberto Ciavatta, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. Nel protocollo sono spiegati i termini della collaborazione tra i due stati e l’impegno comune a contrastare e prevenire il contagio da Covid-19, tenendo conto della “stretta contiguità tra i territori” e dell'”intenso movimento di persone e mezzi”. All’articolo 2 si entra nel dettaglio, dove si spiega che “la parte italiana fornirà a quella sammarinese l’accesso a proprie dosi di vaccini al fine di assicurare alla popolazione sammarinese la necessaria copertura vaccinale attraverso un ciclo iniziale completo”.
La fornitura complessiva dei vaccini sarà sufficiente per “la copertura di un numero massimo di 25.000 abitanti” della Repubblica di San Marino. “La fornitura – si legge nel protocollo – avverrà comunque, per ciascun vaccino, nella proporzione massima di uno ogni 1.700 vaccini acquistati dall’Italia fino alla concorrenza della copertura massima” di 25.000 residenti. Il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, non è ancora intervenuto per spiegare i motivi del ritardo nelle consegne. A quanto si apprende è in corso una contrattazione e, anche da Roma, si è in attesa del via libera da parte della casa produttrice del vaccino con cui stipulare un accordo trilaterale, nello specifico Pfizer, cui è stata sottoposta richiesta formale tramite l’Ue. Un accordo identico si farà anche con Moderna e con AstraZeneca.
Il Governo di San Marino “si è mosso su vari fronti per assicurarsi le forniture dei vaccini che hanno ottenuto la prevista autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia Europea per i medicinali, come pure nei confronti delle industrie farmaceutiche in attesa di autorizzazione europea” come si legge in una nota stampa della Segreteria di Stato arrivata in serata. Intervenendo in Commissione-4, Ciavatta ha ripercorso le fasi del processo di mediazione politica e ha confermato la “disponibilità, nel caso venisse richiesto dall’intera aula consigliare, di percorrere l’ipotesi di rifornirsi di vaccini non approvati dall’Ema, qualora lo si ritenesse opportuno”. Sono 3.187 le persone contagiate a San Marino dall’inizio della pandemia, 209 quelli attualmente in isolamento presso il proprio domicilio; 71 le persone decedute e 2.886 i guariti.