Si è svolta a Roma la prima assemblea nazionale che ha tenuto a battesimo il “Coordinamento 2050, civico, ecologista e di sinistra”, una realtà che vede coinvolti attivisti, amministratori locali, società civile e Terzo settore, che ha riunito i sottoscrittori della lettera ‘verso il Polo progressista’, e che vuole provare a creare un ponte con il M5S guidato da Giuseppe Conte. Un coordinamento “con autonomia politica ed organizzativa, ma senza velleità di fondare l`ennesimo partitino e che avvia una relazione politica con il M5S al fine di promuovere un credibile polo progressista, adeguato alle sfide per il governo di Comuni, Regioni e dell`Italia”, ha spiegato Stefano Fassina tra i promotori dell’iniziativa insieme a Loredana de Petris, Alfonso Pecoraro Scanio, Eugenio Mazzarella, Claudio Grassi, Pina Fasciani, Paolo Cento e Maurizio Brotini.
Nella giornata di ieri si sono succeduti diversi interventi, da Domenico de Masi a Moni Ovadia. A chiudere, Giuseppe Conte che ha commentato la composizione del governo Meloni, di stampo “reazionario” e ha ribadito l’intenzione di mettere in campo una opposizione “intransigente” le cui alleanze in Parlamento, ha detto, andranno costruite sui “temi. Vedremo chi c’è veramente a fare una seria opposizione, radicale come quella che faremo noi”. Nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea si prevede la realizzazione, su tutto il territorio nazionale, di coordinamenti locali di percorsi civici, ecologisti e di sinistra con il coinvolgimento di rappresentanti del M5S. Il programma di lavoro prevede l`attivazione, nelle prossime settimane, di 4 workshop dedicati al caro bollette e alla transizione ecologica e digitale; alla politica internazionale e alle iniziative per la pace; al riscatto del lavoro e alla giustizia sociale; all`Autonomia differenziata. Infine, l`odg ha definito l`adesione alla manifestazione nazionale del prossimo 5 novembre, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per il cessate il fuoco subito e per un negoziato di pace.