A19, cedimento pilone rischia di tagliare in due la Sicilia. Regione: interventi per miliardi di euro (VIDEO)

di Giuseppe Novelli

Rischia di tagliare la Sicilia in due, e certamente avrà durissime ripercussioni sui collegamenti tra Palermo e Catania, il cedimento del pilone lungo l’autostrada A19 tra Scillato e Tremonzelli. A provocare lo smottamento del pilone del viadotto Himera è stata una frana nei pressi di Caltavuturo, e che ha spostato l’assetto della carreggiata provocando un avvallamento. La situazione e’ definita “drammatica” sia dalla Regione siciliana, sia dall’Anas che oggi hanno compiuto un nuovo sopralluogo lungo l’area del viadotto dell’autostrada Palermo-Catania, arteria principale del sistema di mobilita’ regionale, ieri interessata da una grossa frana, a 500 metri dallo svincolo di Scillato. “Il fronte della frana e’ enorme e spaventoso – dice il direttore regionale dell’Anas Salvatore Tonti – un chilometro per duecento metri, cosi’ che si sono riversati diversi milioni di metri cubi di detriti, producendo un impatto devastante sulle pile. Molto probabilmente questa campata sara’ abbattuta, ma ogni previsione al momento e’ prematura”. Il movimento franoso ha coinvolto almeno tre piloni del viadotto ‘Imera’, uno dei quali si e’ inclinato determinando un forte spostamento dell’impalcato nella direzione della carreggiata, in direzione Palermo. “Si tratta di una vecchia frana, risalente a qualche anno addietro, che si e’ riattivata in conseguenza delle abbondantissime piogge che hanno interessato il territorio dell’Isola – afferma Calogero Foti, direttore generale del dipartimento siciliano della Protezione civile -. Il fenomeno ha interessato almeno tre pile portanti dell’impalcato autostradale creando danni
strutturali ben visibili all’impalcato viario. Oltre ad avere letteralmente diviso la Sicilia in due, il fenomeno avra’ ripercussioni sull’intero sistema sociale ed economico dell’Isola”.

Rilancia l’allarme della Regione l’assessore ai Trasporti Giovanni Pizzo che ha gia’ chiesto al governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza: “Serve un intervento straordinario dello Stato per fare fronte alla grave situazione determinatasi in questa arteria fondamentale per l’Isola che oggi e’ nei fatti tagliata in due. Le gravissime conseguenze della frana dimostrano che non si e’ fatto nulla per contenere eventi come questi. Le colpe saranno accertate, ma adesso ci preme assicurare i collegamenti”. Per mettere a posto l’infrastruttura, secondo Pizzo, “ci vogliono anni di lavoro e miliardi di euro – ha detto l’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture Giovanni Pizzo -. Solo sulle strade secondarie, per far fronte agli interventi urgenti, abbiamo un fabbisogno di 2 miliardi di euro. Dobbiamo riprogrammare la programmazione europea per quanto riguarda la viabilità, su cui c’è poco o nulla nella nuova programmazione, e intervenire immediatamente sul rischio idroidrogeologico dell’isola che è di dimensioni eccezionali. Perchè è inutile mettere apposto le strade se le colline cadono sulle strade”. L’autostrada A19 rimane chiusa nel tratto compreso tra Scillato e Tremonzelli, in entrambe le direzioni. Tecnici e personale dell’Anas sono sul posto anche per garantire la gestione della viabilita’. Il fenomeno franoso ieri ha anche interessato la strada provinciale 24, nel tratto adiacente all’autostrada, che rimane anch’essa chiusa al traffico.

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