A19 Palermo-Catania, sequestrato tratto viadotto “Cinque Archi”. Anas: fiducia nella magistratura
SICILIA FICTION I carabinieri hanno aperto un’indagine a carico di ignoti per attentato alla sicurezza dei trasporti. Tra le criticità collaudi incerti
Non c’è pace per l’autostrada A19 Palermo-Catania. Dopo il cedimento del viadotto Himera, con la conseguente chiusura del tratto compreso tra Scillato e Tremonzelli, che dal 10 aprile scorso taglia di fatto in due la Sicilia, un nuovo sequestro ha riguardato stavolta la carreggiata in direzione Palermo, del viadotto “Cinque archi”. I carabinieri hanno aperto un’indagine a carico di ignoti per attentato alla sicurezza dei trasporti. Secondo l’Arma, infatti, ci sarebbe un pericolo per la circolazione causato dallo stato di alcuni piloni del viadotto. La carreggiata in direzione Catania il transito è consentito invece in doppio senso di marcia, ma la Regione ha chiesto all’Anas una verifica più accurata. Il tratto sequestrato attraversa tre comuni tra Enna e Caltanissetta, e secondo gli investigatori i piloni rischierebbero di essere intaccati dall’azione erosiva del corso d’acqua. In questi giorni i tecnici della Procura stanno verificando se la stabilità della carreggiata chiusa sia compromessa.
ANAC Intanto, a conclusione dell’attività ispettiva effettuata dall”Autorità Anticorruzione (Anac) Criticità e anomalie sia nella fase di progettazione che nella realizzazione dell’opera emergono una serie di criticità. Tra queste, vi sarebbe innanzitutto l’emissione di un certificato provvisorio di agibilità da parte del direttore dei lavori senza che vi fosse certezza dell’avvenuto collaudo statico della struttura: un punto, questo, che l’Anticorruzione propone di segnalare alla Procura della Repubblica.Altro aspetto segnalato, la nomina nell’ambito della commissione di collaudo tecnico di una persona senza i requisiti dovuti e in possesso di un titolo di studio inadeguato: nello specifico, un diploma di tecnico industriale. Rilievi e richieste di ulteriore verifica, eventualmente anche tramite un contraddittorio, vengono mossi anche sulla mancata emissione da parte di Anas di alcune ordinanze di sospensione del traffico sulla statale 121 prima dell’avvio dei lavori; su possibili mancate visite in cantiere da parte della commissione di collaudo; sulle varianti in corso d’opera che avrebbero potuto essere evitate o limitate con una approfondita analisi nella fase preliminare della progettazione. Dubbi anche sulla legittimità dell’inserimento nel capitale azionario della società contraente generale, ossia il consorzio di imprese Bolognetta scpa, di una società che non risulta dichiarata in sede di gara
ANAS L’Anas ripone piena fiducia nella magistratura per la rapida conclusione delle indagini e assicura la sua massima collaborazione. “Alcuni plinti di fondazione della carreggiata in direzione Palermo del viadotto Cinque Archi – afferma l’Azienda – sono stati parzialmente scalzati a causa dell’abbassamento del livello dell’alveo dovuto all’azione erosiva del fiume Salso. Tale fenomeno non ha alcuna influenza sulla sicurezza statica della struttura, in quanto le fondazioni dell’opera sono realizzate su pali profondi. Tutto ciò è peraltro confermato sia dai dati del monitoraggio attivato per controllare il comportamento della struttura sin dal novembre dello scorso anno che dalle prove di carico effettuate direttamente sull’impalcato del viadotto lo scorso 21 maggio”. “Il progetto per gli interventi di sistemazione dell’alveo, predisposto da Anas e finanziato – osserva – con gli stanziamenti del Decreto Sblocca Italia, è già pronto. Per l’appalto e l’avvio dei lavori si è in attesa delle autorizzazioni degli enti competenti”. Al momento il traffico è deviato sulla carreggiata in direzione Catania e non si registrano disagi per la circolazione.
Articolo aggiornato alle 21:54