“Abbiamo solo obbedito agli ordini”

Due anni. “Due anni dopo siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. Abbiamo obbedito a degli ordini, abbiamo mantenuto una parola e la continuiamo a mantenere con grande dignita. Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve. Continueremo a comportarci con dignità per tutti i militari che stanno operando nel mondo. Ciascuno deve sentirsi protetto e tutelato nei propri diritti”. Con questa parole Salvatore Girone è intervenuto, in collegamento video da New Delhi, alla videoconferenza con le commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. E dopo aver augurato “buona Festa della Repubblica” a chi era dall’altra parte dello schermo, lo ha augurato “agli italiani e a tutti i colleghi militari”.

Più pacati i torni di Massimiliano Latorre che ha aperto il suo intervento augurando “buona festa della Repubblica al comandante supremo delle Forze Armate, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai nostri colleghi all’estero, e a tutti gli italiani che hanno un grande cuore: l’affetto con cui tutti ci state coinvolgendo – ha aggiunto – ne è una prova diretta”. Il militare si è rivolto poi alle famiglie, presenti in audizione a Roma: “Loro – ha detto – sono il nostro punto di forza insieme a tutti gli italiani. Noi possiamo solo comportarci da militari e da italiani, soffrire con dignità nella speranza che questa storia possa avere finalmente termine”. Dopo i convenevoli, le parole si fanno più dure e Girone attacca: “Due anni dopo siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. (…) Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve”.

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