Cronaca

Abusata sessualmente da una superiora, la suora denuncia i fatti

Le suore cilene del Buon samaritano chiedono perdono ad una ex religiosa, Consuelo Gomez Pinto, che ha denunciato di essere stata abusata sessualmente da una consorella quando faceva parte della congregazione, e confermano che “non sempre” nella comunità religiosa “si è esercitata l’autorità correttamente”. La donna, che è stata suora dal 1998 al 2017, dopo aver denunciato in passato gli abusi ad un sacerdote, senza conseguenze, ha ora denunciato pubblicamente di essere stata abusata quando la congregazione la inviò in Spagna nel 2000, da parte di una consorella superiora cilena, ed ha inoltre denunciato di avere sofferto durante i suoi anni in monastero di essere stata trattata come una schiava di aver sofferto di anoressia, bulimia, depressione e crisi nervose.

Ora in un comunicato rilanciato dalla conferenza episcopale giunge la richiesta di perdono della congregazione religiosa di un paese, il Cile, nell’occhio del ciclone per gli abusi sessuali compiuti nella Chiesa del paese, tanto che il Papa ha convocato i vescovi, che si sono poi dimessi in blocco, ha incontrato un primo gruppo di vittime e un secondo gruppo incontrerà nei prossimi giorni. “Esprimiamo con doloro che conoscevamo la storia dei gravi fatti avvenuti all’interno della nostra comunità religiosa”, scrive la congreazione delle suore del Buon samaritano nella nota, “le misure che abbiamo preso e l’atteggiamento che avevamo allora non erano all’altezza della nostra missione e vocazione, a immagine di Dio. Dovevamo accogliere e accompagnare e non lo abbiamo fatto. Dovevamo fornire garanzie affinché questi fatti non si ripetessero e neppure questo abbiamo fatto in quel momento”. “Chiediamo perdono a Consuelo Gomez Pinto, nostra sorella in Cristo. Lo facciamo con umiltà e sapendo che questa richiesta di perdono da sola non ripara il danno causato”.

“Con l’obiettivo di agire con giustizia e evitare che questo tipo di fatti si ripetano, la madre generale Patricia Ibarra Gomez ha assunto una serie di misure, compresa l’istruzione di una indagine canonica per riesaminare le situazioni denunciate. Si è preso anche contatto con il Consiglio nazionale di prevenzione degli abusi e con la commissione diocesana di prevenzione per affrontare adeguatamente queste situazioni così terribili e dolorose, e si lavora ad un protocollo di prevenzione delle situazioni abusive di ogni tipo”. “Con rammarico, sottolineiamo che non sempre nella nostra comunità religiosa si è esercitata l’autorità correttamente, e per questo da due anni abbiamo iniziato un processo di rinnovamento integrale della congregazione”. “Continueremo con più forza e amore a servire i poveri che nessuno vuole aiutare, a soccorrere i malati terminali e accompagnarli nel loro dolore e in una buona morte. Il nostro amore al Signore Gesù Cristo, il Buon samaritano, ci aiuti e ci conduca a raccogliere il fratello caduto lungo la strada”. “La comunità del buona samaritano farà tutto il possibile per mitigare le conseguenze dolorose di questi eventi deplorevoli”.[irp]

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redazione