Joseph Ratzinger chiede “perdono” alle vittime di abusi sessuali commessi da parte di sacerdoti nella diocesi di Monaco e Frisinga. Provo “dolore e vergogna”, dice il Papa emerito in una lettera inviata in risposta al rapporto choc pubblicato alcune settimane fa che ha portato alla luce quasi 500 casi di pedofilia dal dopoguerra al 2019 nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Un rapporto che ha accusato anche l’allora arcivescovo Ratzinger di aver coperto alcuni casi di abusi sessuali. “Ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera richiesta di perdono”, scrive Ratzinger.
“Dio perdoni la nostra grandissima colpa – aggiunge il pontefice emerito – presto sarò di fronte al giudice ultimo, ho l’animo lieto”. Benedetto XVI si è detto “profondamente colpito” per essere stato presentato “come bugiardo”. Il Papa infatti aveva precisato di non aver mai partecipato a una riunione nell’arcidiocesi in cui veniva affrontato il caso di un prete pedofilo. Cosa successivamente ritrattata, visto che il Papa a quella riunione era presente. “Mi ha colpito che la svista sia stata utilizzata per dubitare della mia veridicità, e addirittura per presentarmi come bugiardo”, ha aggiunto Ratzinger, precisando però che in quell’occasione si era affrontato il tema del percorso terapeutico che il prete pedofilo doveva affrontare, e non tanto il suo spostamento da una diocesi a un’altra.