Abusi sessuali su minori, Corte suprema conferma condanna al cardinale Pell

21 agosto 2019

La Corte Suprema di Victoria, in Australia, ha respinto il ricorso presentato dal cardinale George Pell contro una sentenza che lo ha dichiarato colpevole di abusi sessuali su minori. Il cardinale australiano sta scontando in carcere una condanna a sei anni. “E’ una grande vittoria”, ha commentato uno degli avvocati delle vittime, Chrissie Foster. “C’è ancora tanta gente che soffre, ma la notizia di oggi regalerà un po’ di speranza”, ha detto Robert House, una delel vittime.

Il verdetto ha confermato la condanna dell’ex tesoriere vaticano che rimarrà quindi in prigione fino a quando non avrà diritto alla libertà condizionale prevista nell’ottobre 2022. Il ricorso è stato respinto per due voti in una giuria composta da tre giudici. Lo scorso dicembre, Pell è stato condannato all’unanimità per aver abusato sessualmente di due ragazzi di 13 anni dopo una messa nella Cattedrale di San Patrizio e per aver abusato di nuovo di uno dei ragazzi in un’altra occasione. In mattinata il Vaticano ha commentato la decisione della Corte Suprema di Victoria esprimendo “vicinanza alle vittime di abusi sessuali e l impegno, attraverso le competenti autorità ecclesiastiche, a perseguire i membri del clero che ne siano responsabili”.

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