Tuttavia, gli scontri in contrada Gallodoro non hanno bloccato il lavoro antiabusivismi a Licata: dopo che il camion carico di mobili e masserizie ha superato il ‘blocco umano’ in strada, sono entrate in azione le ruspe hanno continuato a demolire la villetta la cui costruzione è stata ritenuta illegale. In passato il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, è stato vittima di aggressione e il 9 maggio scorso ignoti hanno appiccato il fuoco alla casa di campagna di suo padre, Rosario, in contrada Stretto. Nei giorni successivi ha avuto assegnato una ‘tutela’ e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lo ha incitato a “andare avanti”. Il primo cittadino di Licata sta portando avanti, insieme alla Procura di Agrigento, dopo aver sottoscritto lo scorso 7 ottobre il protocollo d’intesa, gli interventi di demolizione di case abusive. E’ stato recentemente denunciato alla polizia municipale dal Comitato per la tutela della casa, organismo al quale sono iscritti molti degli ex proprietari di edifici da demolire, per l’ipotesi di un abuso edilizio relativo al pergolato della sua villetta. I vigili urbani hanno avviato i controlli. “Ho comprato la casa, e sono pronto a mostrare l’atto, cosi’ come è in questo momento – ha dichiarato il sindaco di Licata – non ho eseguito alcun abuso edilizio né nel pergolato, né in altre parti dello stabile. Bene fanno i vigili ad eseguire le verifiche del caso, ma io sono assolutamente tranquillo”.