“Stamattina ho ricevuto una telefonata del presidente della Regione Rosario Crocetta – dice Cambiano – che si è detto disponibile a incontrarmi subito per organizzare un tavolo, una sorta di ‘Patto per Licata’”. Ma in conferenza stampa, il sindaco fa ascoltare la registrazione di un incontro avvenuto sabato scorso a Licata (il sindaco era assente) nel quale Crocetta suggerisce ai presenti che “se si vogliono impedire le demolizioni basta che il sindaco dichiari che le case da abbattere sono di pubblica utilità. Gli altri Comuni hanno agito così e lì la magistratura non può farci nulla. La legge non dà alcun potere al presidente della Regione. Se si vogliono evitare le demolizioni gli strumenti legislativi ci sono. Cambiano ha deciso di demolire e ora non può lavarsi le mani”. Il sindaco definisce le parole di Crocetta di “inaudita gravità. Crocetta scarica su di me le responsabilità che non ho – sottolinea -. Non possono dichiararsi di pubblica utilità immobili che sorgono in zone di inedificabilità assoluta”. Poi Cambiano fa sapere di avere ricevuto una telefonata del governatore della Sicilia: “Si e’ scusato per le parole utilizzate pubblicamente, lo vedro’ mercoledi’ per parlare di Patto per Licata. Manifestazioni che non sottovaluto”.