A Medicina accesso programmato e test di ammissione a settembre: sono i due passaggi nodali degli orientamenti del governo per i corsi di laurea e specializzazione in Medicina illustrati dal ministro Stefania Giannini (foto) alla Camera. “Punto fondamentale per l’accesso al corso di laurea in medicina è il mantenimento dell’accesso programmato. Toglierlo questo elemento significherebbe ritornare indietro di decenni nel nostro Paese, significherebbe soprattutto non poter assicurare formazione di qualità di cui l’Italia si fa vanto”, ha affermato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel corso dell’audizione alle Commissioni riunite Cultura e Affari Sociali alla Camera, sottolineando che per evitare l’elevato numero di domande (quest’anno 63.000 richieste su 10.500 posti) verranno organizzati “test di orientamento nelle scuole e test di autovalutazione”.
I test di ingresso per i corsi di laurea in medicina, ha specificato il ministro, verranno anticipati “alla prima decade di settembre per consentire un’adeguata preparazione” attraverso i corsi organizzati dalle università e “ottenere graduatorie in modo spedito”.