Accordo Coni-Carabinieri, test antidoping a sorpresa

Il Coni schiera i Carabinieri nella lotta al doping. “Oggi più che mai, vista l’indipendenza che i Nas avranno sul tema dei controlli a sorpresa, penso che tutti gli atleti di vertice si rendano conto come sia una follia barare, visto che non gli sarà consentito nessun tipo di sconto, già lo era prima ora c’è la conferma ufficiale”. Parola del presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha firmato oggi al Foro Italico l’accordo tra Coni e Nas in materia di antidoping. I punti iniziali con cui si avvierà l`interazione con i NAS saranno: l`attività di intelligence, finalizzata alla pianificazione dei controlli in e out of competition, l`azione di investigazione indirizzata alla scoperta e alla repressione delle attività contrarie alla normativa antidoping, il coinvolgimento e l`ausilio nelle operazioni di controllo antidoping, di ispettori investigativi dei NAS, appositamente formati e specializzati quali “Ispettori antidoping”, ai sensi del Codice WADA e delle Norme Sportive Antidoping. “In merito al nuovo modello – continua Malagò – “dimostra che da parte nostra non c’è nessuna volontà nel mantenere il controllo di un tema delicato come quello del doping a tutti i livelli; quindi dalla valutazione delle persone coinvolte agli aspetti logistici ci sarà una garanzia di terzietà assoluta. Penso che ogni medaglia italiana, d’ora in poi, sarà pulita. Speriamo che tutti quanti potranno venire dietro al nostro esempio”.

L’ACCORDO L’accordo è stato sottoscritto alla presenza del Generale Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, del Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Graziano Delrio. “La lotta al doping è una questione di civiltà – ha detto Delrio – Siamo pionieri in termini di trasparenza e di lotta al doping… Crediamo che questo sia un segnale importantissimo nella direzione che punta a difendere le nostre eccellenze”. Il Generale Comandante dei Carabinieri, Tullio Del Sette ha amplificato il concetto: “Il fatto che i NAS siano stati scelti come struttura di garanzia nella lotta al doping ci induce ad andare avanti nella spendita di risorse umane e professionali per proseguire su questa strada. I NAS, insieme alla sezione antidoping del CONI, lavoreranno per prevenire e reprimere il malaffare. Non solo a livello agonistico ma anche amatoriale. I controlli saranno effettuati nell`ambito di un ampio monitoraggio, in base ai dettami della WADA”. Per il Generale Comandante dei NAS, Cosimo Piccinno: “L`attuale struttura antidoping del CONI diverrà una NADO – l’organizzazione Nazionale Antidoping – sempre più indipendente, costruita sui modelli più accreditati dalla WADA. La riorganizzazione consentirà di svolgere controlli antidoping mirati, con il diretto coinvolgimento di militari del NAS preventivamente formati, al fine di aumentare considerevolmente l`efficienza e l`efficacia di una lotta diretta a contrastare l`illecito impiego di sostanze vietate e metodi non consentiti, a vantaggio della salute degli atleti e dell`etica dello Sport”. Il Presidente Malagò ha infine specificato che gli accordi attuativi tra il CONI e i NAS verranno declinati entro 90 giorni attraverso le relative procedure attuative.

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