Il mondo del cinema ha perso uno dei suoi più grandi innovatori: David Lynch, noto per aver radicalizzato il cinema americano con la sua visione artistica oscura e surrealista, è morto all’età di 78 anni. La notizia è stata riportata dalla rivista Variety, che ha sottolineato come Lynch abbia lasciato un’impronta indelebile sia nel cinema che nella televisione.
Lynch ha esplorato le profondità dell’immaginazione con film come “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, rivoluzionando il linguaggio cinematografico. La sua serie televisiva “Twin Peaks”, creata insieme a Mark Frost, ha cambiato per sempre il panorama televisivo, introducendo temi e stili che erano allora inusuali per la televisione di rete.
Nel 2024, Lynch aveva rivelato di essere affetto da enfisema, una condizione polmonare causata dal suo lungo rapporto con il fumo, che lo avrebbe probabilmente costretto a non uscire più di casa per dirigere. La sua famiglia ha annunciato la sua morte attraverso un post su Facebook, con un messaggio che rispecchia la filosofia del regista: “C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il buco’.”
Le opere di Lynch, tra cui “Velluto blu”, “Strade perdute” e “Mulholland Drive”, sono celebri per la fusione di generi: horror, film noir, giallo e surrealismo classico europeo. I suoi racconti, simili per certi versi a quelli del suo predecessore Luis Buñuel, seguivano una logica unica e spesso impenetrabile, sfidando lo spettatore a cercare significati oltre la superficie narrativa.
David Lynch non solo ha cambiato il modo in cui vediamo il cinema e la televisione ma ha anche ispirato generazioni di registi e artisti a esplorare i confini della creatività. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma le sue opere rimangono come una testimonianza del suo genio visionario.