“Grande imprenditore capace di dare lustro all’economia italiana”, “imprenditore illuminato protagonista del panorama alimentare del nostro Paese”. Così in tanti ricordano, all’indomani della sua scomparsa, Alberto Bauli, l’uomo che ha legato il suo cognome a uno dei dolci tipici del Natale, il Pandoro. L’ingegnere, morto alla vigilia degli 80 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 5 settembre), per 25 anni ha presieduto uno dei gruppi dell’alimentare italiano più importanti, che, nel segmento delle ricorrenze detiene oltre un quarto del mercato a Natale e a Pasqua con punte oltre il 30% per la sola produzione del pandoro.
I suoi dolci natalizi sono diventati un simbolo delle festività, anche grazie ai jingle dei suoi spot, entrati, attraverso le tv commerciali, nelle case di tutti gli italiani. Ma la Bauli, una azienda familiare fondata nel 1922 da Ruggero Bauli, non è solo pandoro. Oggi, questo gruppo che ha chiuso il suo ultimo bilancio con poco meno di 500 milioni di fatturato e un utile netto di 11 milioni di euro, ha un portafoglio prodotti ampio, che va dalla prima colazione alla merenda passando dai prodotti per le ricorrenze. E il regista di questa strategia della destagionalizzazione, è proprio Alberto Bauli che a partire dai primi anni duemila ha fatto una serie di acquisizioni di marchi storici come Doria, Motta, Alemagna e Bistefani, altrimenti destinati a finire in mani straniere o soffocati da liti familiari. Oggi Bauli è un gruppo che conta 5 siti produttivi, di cui 4 in Italia, a Castel d`Azzano (VR), Orsago (TV), Romanengo (CR) e San Martino Buon Albergo (VR), e uno in India, a Baramati.
“Un grande imprenditore, uomo sensibile e lungimirante, sempre attentissimo a coniugare l’innovazione della sua azienda e dei prodotti con il rispetto del personale e dei lavoratori”, ha detto di lui Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food, ricordandone l’impegno “alla vita associativa e di rappresentanza della categoria” dove “ha rivestito spesso cariche di primo rilievo nell’ambito dell’associazione, sempre lavorando nella direzione della tutela dell’interesse generale”. Ma Alberto Bauli non ha legato solo il suo cognome al mondo dei dolci. Di lui si ricorda anche l’impegno nella finanza come consigliere del Banco Popolare e come presidente della Banca Popolare di Verona. I funerali saranno celebrati in forma privata.