Si è spento ieri, pochi giorni dopo aver compiuto 77 anni John Hurt. L’attore inglese, conosciuto in Italia soprattutto per la sua interpretazione del ‘mostruoso’ ‘Elephant man’ di Lynch e per aver partecipato a tre film di Harry Potter nel ruolo di mister Ollivander, il costruttore dove il piccolo eroe compra la sua prima bacchetta magica. Figlio di un matematico, Hurt nasce a Chesterfield il 22 gennaio 1940, è stato anche un grande attore di teatro dove ha rappresentato oltre a Shakespeare (di cui era uno specialista), anche Cecov, Pinter, Shaw, Turgenev e mattatore nell”Ultimo nastro di Krapp’ di Beckett.
Di recente era tornato in scena con Kenneth Branagh a Londra nel suo allestimento del classico di Osborne ‘The entertainer’. John Hurt ha girato oltre 75 film, da: “Un uomo per tutte le stagioni”, “Alien”, “L’australiano”, “I cancelli del cielo”, un episodio della serie di Indiana Jones di Spielberg, “L’assassinio di Rillington place 10”, “Scandal”, “1984” sulla profezia di Orwell e il fantascientifico “Contact” di Zemeckis. Vincitore di tanti premi Bafta e Golden Globe, ebbe anche due nomination agli Oscar. La prima per “Elephant man”, dove era costretto a otto ore di trucco giornaliero per coprirsi il volto di lattice, ma in quell’occasione il premio fu dato a De Niro in “Toro scatenato” e la seconda per “Fuga di mezzanotte” di Parker dove era un consunto, drogato prigioniero di un carcere turco.