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Addio Eriksson. La sua lezione: “Non dispiacerti, sorridi”

“Sven Goran Eriksson è morto. Dopo una lunga malattia, si è spento stamattina a casa, circondato dalla famiglia. Con lui la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la compagna Yanisette col figlio Alcides, il fratello Lars-Erik con la moglie Junmong. La famiglia chiede che venga rispettato il desiderio di vivere privatamente il suo lutto e di non essere contattata”. Sono le parole con le quale la famiglia del tecnico svedese, 76 anni, annuncia la sua scomparsa.

Il tecnico svedese, che in Italia ha allenato Lazio, Sampdoria e Roma, aveva fatto sapere a gennaio di avere un cancro al pancreas e che gli sarebbe rimasto al massimo un anno di vita. Da quell’annuncio, Eriksson è stato ospite di alcune delle società che ha allenato in giro per l’Europa. In Italia è stato accolto allo stadio dalla Lazio e dalla Sampdoria. In Inghilterra ha realizzato un suo sogno: sedere sulla panchina del Liverpool nel corso di una partita organizzata tra le leggende del club e l’Ajax. “Non essere dispiaciuto. Sorridi” le sue ultime parole, il suo testamento spirituale di qualche giorno fa. In Italia era arrivato a metà degli anni 80 alla Roma, dopo l’esperienza sulla panchina del Benfica in Portogallo. Poi le panchina di Fiorentina e Sampdoria. Con la Lazio vinse lo scudetto nella stagione 1999-2000. Poi ha girato il mondo dall’Arabia alla Cina, alla Thailandia. Eriksson era stato il primo allenatore straniero dell’Inghilterra, legando così indissolubilmente la sua figura al calcio britannico.

Dopo l’esperienza con l’Inghilterra, ha infatti guidato Costa d’Avorio, Messico e Filippine. La BBC è la prima a dare l’annuncio: “Una notizia terribilmente triste ci giunge: Sven-Goran Eriksson è morto all’età di 76 anni. L’ex allenatore dell’Inghilterra è morto questa mattina nella sua casa circondato dai suoi cari”, scrive l’emittente pubblica inglese. Amazon ha pubblicato nelle scorse settimane un documentario a lui dedicato: “Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine – ha aggiunto – Ho avuto una bella vita, sì”, ha ammesso Eriksson. “Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: ‘Sì, era un brav’uomo’. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo”.

 

Addio Eriksson. Il cordoglio Samp, mister e gentiluomo

“La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant’anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l’ha portato via a 76 anni”. La Sampdoria rende così omaggio a Sven-Goran Eriksson, dal 1992 al 1997 allenatore dei blucerchiati: “Si è spento in Svezia, avvolto nell’affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un’occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai. Già perché Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e, soprattutto, una grande eredita’ morale. Ciao e grazie Sven, mister, gentiluomo e sampdoriano”.

 

Addio Eriksson. Il cordoglio della federazione inglese
Anche la Football Association, tramite il Ceo Mark Bullingham, ha salutato Sven Goran Eriksson, il tecnico della nazionale inglese dal 2001 al 2006: “Questo è un giorno molto triste. Ha regalato a tutti i tifosi dell’Inghilterra ricordi così speciali. Nessuno potrà mai dimenticare la vittoria per 5-1 a Monaco contro la Germania sotto la guida di Sven. Sven sarà giustamente riconosciuto e ricordato per sempre per il suo importante lavoro con la squadra inglese e per il suo più ampio contributo al gioco”. “A nome dei miei colleghi della FA, passati e presenti, i nostri pensieri sono oggi con i suoi amici e la sua famiglia. Ci mancherà molto e gli renderemo omaggio quando giocheremo contro la Finlandia a Wembley il mese prossimo”.

 

Lotito: “La Lazio non lo dimenticherà mai”

La Lazio piange la scomparsa di Sven-Göran Eriksson in una lunga nota postata sul proprio sito web. “Il suo coraggio nell`affrontare la malattia che lo ha colpito è stato esempio ed insegnamento per chiunque lo abbia ascoltato – è scritto – Nel corso delle interviste che ha rilasciato negli ultimi mesi ha saputo infondere amore per la vita e per il calcio. Non è stato solo l`allenatore più vincente nella storia della Società Sportiva Lazio, ma soprattutto un uomo integerrimo ed una persona squisita e signorile, doti che sapeva mescolare al classico aplomb nordico”.

“Lo ricordo allo stadio Olimpico di Roma – aggiunge nella nota Claudio Lotito – emozionato come un bambino, in occasione del suo ritorno nella Capitale, parlammo a lungo: mi colpì la sua serenità, ci abbracciammo forte. Lo vidi incamminarsi verso il bordocampo, a passo lento effettuò il giro dello stadio. Tutto il nostro popolo laziale, al suo passaggio, gli urlò frasi di ringraziamento e di affetto, un`emozione quasi palpabile, le lacrime a solcare i volti, lui seppe rispondere agli incitamenti con la forza del suo sorriso. Mi verrebbe voglia di abbracciarlo ancora, per sussurrargli ad un orecchio che la Lazio non lo dimenticherà mai. Rivolgo commosso le condoglianze alla sua famiglia, il calcio ed il mondo hanno perso un grande uomo”.

 

 

 

Il ricordo del Liverpool e del Benfica

Il calcio piange Sven Goran Eriksson. Anche la Fiorentina si è unita al dolore per la scomparsa del tecnico, dt dei viola dal 1987 al 1989: “La Fiorentina si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Göran Eriksson. Il tecnico svedese ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico viola dal 1987 al 1989”. Tra le altre squadre legate al tecnico svedese c’è la Roma: “Il club piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore”.

“Riposa in pace, Sven-Goran Eriksson. Al club i pensieri di tutti sono rivolti alla famiglia e agli amici di Sven in questo momento estremamente triste”. Così il Liverpool ha salutato Eriksson. Lo scorso 23 marzo, i Reds esaudirono il desiderio del tecnico di allenare la squadra ad Anfield, in una partita benefica contro l’Ajax. Questo il tweet del Benfica, club allenato dal 1982 al 1984 e poi dal 1989 al 1992: “È con profondo rammarico che il Benfica piange la morte di Sven-Göran Eriksson, all’età di 76 anni. Riposa in pace, Mister”.

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