Addio ticket sanitario, non devi più sborsare un euro: basta guardare sulla carta d’identità se rientri nell’esenzione
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Soldi (Pixabay) IlFogliettone
Per una vasta categorie di persone non sarà più obbligatorio pagare il ticket, basta far vedere un numero sul documento.
Il ticket sanitario rappresenta una forma di compartecipazione alla spesa sanitaria, un meccanismo introdotto per alleggerire il carico economico sul Sistema Sanitario Sazionale. In pratica, l’utente paga un contributo per accedere a determinate prestazioni, come visite specialistiche o esami diagnostici. L’importo varia in base alla fascia di reddito e al tipo di prestazione richiesta.
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce a tutti i cittadini l’assistenza sanitaria di base e una vasta gamma di prestazioni specialistiche. L’accesso è gratuito per alcune categorie protette (ad esempio minori, disabili, pensionati con basso reddito), mentre per gli altri è previsto il pagamento del ticket. Questo sistema, sebbene abbia subito nel tempo diverse modifiche, rappresenta un pilastro fondamentale del welfare italiano.
A fronte di eventuali carenze o lunghe liste d’attesa del servizio pubblico, molti cittadini si rivolgono alla sanità privata. Quest’ultima offre prestazioni più rapide e personalizzate, ma a costi generalmente più elevati. Le tariffe variano notevolmente a seconda della struttura sanitaria, della specializzazione del medico e del tipo di intervento.
La scelta tra pubblico e privato dipende da una serie di fattori, tra cui l’urgenza della prestazione, la disponibilità economica e le proprie preferenze. È importante sottolineare che, anche rivolgendosi al privato, è possibile richiedere il rimborso di alcune spese al SSN, a condizione che le prestazioni siano state prescritte da un medico di base.
Il caro Sanità: ma quanto ci costa?
Negli ultimi anni, il costo della Sanità pubblica in Italia è cresciuto in modo esponenziale, mettendo a dura prova le tasche dei cittadini. Le lunghe liste d’attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici hanno spinto molti a rivolgersi al privato, con costi spesso proibitivi. Ricordate quando tutto era gratuito? Oggi, anche per una semplice ricetta, dobbiamo sborsare il ticket. Ma cosa è cambiato? Aumento della domanda, tagli ai fondi, carenza di personale: queste sono solo alcune delle cause che hanno portato a questa situazione critica.
Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, fiore all’occhiello del nostro Paese, rischia di sgretolarsi sotto il peso delle nuove sfide. Mentre i costi continuano a salire, la qualità delle prestazioni cola a picco. Eppure, la salute è un diritto fondamentale, non un privilegio per pochi. Occorre quindi trovare soluzioni efficaci per garantire a tutti un’assistenza sanitaria adeguata e accessibile. Ma come? Questa è la domanda a cui politici e istituzioni devono dare una risposta concreta e immediata. Il futuro del nostro SSN è appeso a un filo, e il tempo stringe.
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Ticket gratis per gli over-65
Il governo ha introdotto nuove misure a sostegno degli over 65 con redditi bassi, ampliando le fasce di esenzione dal ticket sanitario. A partire da oggi, gli anziani con un reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro potranno usufruire di visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci gratuitamente. Inoltre, è stata estesa l’esenzione dal ticket per il Pronto Soccorso, garantendo così un accesso gratuito alle cure d’emergenza per tutti gli over 65.
Ma le novità non finiscono qui. I pensionati minimi con più di 65 anni e nuclei familiari con redditi particolarmente bassi potranno beneficiare di ulteriori agevolazioni. In particolare, sono state innalzate le soglie reddituali per accedere a specifici benefici, consentendo a un numero ancora maggiore di anziani di accedere a prestazioni sanitarie a prezzi calmierati.